Ministero della giustizia: differenze tra le versioni

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A fine [[2006]] i debiti dichiarati dal Ministero della Giustizia ammontavano a 394,5 milioni di euro. Di questi, 251 milioni pertinenti all'amministrazione giudiziaria, 132 milioni a quella penitenziaria, e 11,4 milioni a quella della Giustizia Minorile. Ciò a fronte di un fabbisogno stimato per l’anno [[2007]] di 279,9 milioni di euro (154,4 mln per l'amministrazione giudiziaria, 103,5 mln per quella penitenziaria, e 22 mln per la giustizia minorile).
La Corte dei Conti ha dichiarato che non è realistica una soluzione nel breve periodo al problema dei debiti pregressi.
 
==Incarichi dirigenziali==
La politica di incarichi seguita dal Ministro, [[Clemente Mastella]], che ha rassegnato le dimissioni il [[16 gennaio]] [[2008]], per piazzare suoi uomini di fiducia ai vertici del Ministero è stata aspramente criticata dalla [[Corte dei conti]] che ha rifiutato il visto<ref>Testo della decisione della Corte dei conti: [http://www.corteconti.it/Ricerca-e-1/Gli-Atti-d/Controllo-/Documenti/Sezione-ce/Anno-2007/Primo-Coll/delibera-n.-6-adunanza-3-maggio-2007.doc]</ref> al decreto di nomina di un nuovo direttore generale delle risorse materiali, beni e servizi.
Il Ministro ha finora nominato un [[dirigente]] di ruolo di seconda fascia alla Direzione dell'Ufficio Speciale Napoli; al Dipartimento Affari di Giustizia, Direzione generale del Contenzioso e dei Diritti Umani, [[Gianpaolo Nuvoli]], già deputato di [[Forza Italia]] poi passato al suo partito, l'[[UDEUR]], noto per avere nel 1994 inviato un [[fax]] ai giornali in cui dichiarava che avrebbe assistito con soddisfazione all'impiccaggione dell'allora [[Procura della Repubblica | Procuratore della Repubblica]] di [[Milano ]], [[Francesco Saverio Borrelli |Borrelli]]; ed appunto un dirigente dell'[[INPS]] a direttore delle risorse materiali, nomina annullata dalla [[Corte dei conti]]. Ha poi nominato componente esterno della Commissione di valutazione dei dirigenti<ref>[http://www.giustizia.it/decr_circ_min/decreti/dm221106.htm Commissione di valutazione dei dirigenti]</ref> l'ex [[Senatore]] [[Alfredo D'Ambrosio]] che nella passata legislatura passò da [[Forza Italia]] all'[[UDEUR]], e non fu rieletto.
Tutte queste nomine appaiono essere state fatte secondo criteri esclusivamente politici.
Chiaramente lottizzate tra le varie correnti della [[Magistratura]] anche le nomine dei Magistrati nei posti chiave dell'amministrazione.
Come infatti denuncia [http://www.radicali.it/view.php?id=104716 un dossier del Partito Radicale], "''il dr. Claudio Castelli, ex componente del CSM, nonché ex segretario di Magistratura Democratica (sinistra giudiziaria), è divenuto capodipartimento dell’organizzazione giudiziaria, ed i suoi vice sono il Dr. Sergio Gallo, della corrente di Magistratura Indipendente (destra giudiziaria), e Massimo Russo, della corrente progressista del Movimento per la Giustizia. Il Dr. Ettore Ferrara, ex componente del CSM, nonché ex Presidente di Unità per la Costituzione (il centro giudiziario), è divenuto capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, affiancato al DAP da Magistrati scelti anch’essi in base ad una logica correntizia. Il Dr. Arcibaldo Miller, esponente di spicco della corrente di Magistratura Indipendente, è Capo dell’ispettorato, voluto dal Governo di centrodestra e confermato da quello di centrosinistra [...]; stessa musica di equilibri interni all’Ufficio di Gabinetto, mentre all’ufficio legislativo troviamo ai vertici il dr. Manzo, della corrente del Movimento per la Giustizia, il dr. Diotallevi, già al CSM, esponente di magistratura democratica e Giuseppe Creazzo di Unità per la Costituzione, il quale per il posto al Ministero ha lasciato le indagini sul delitto Fortugno, proprio mentre le stesse si trovavano in un momento topico. Il Dr. Enrico Ferri, l’ex Ministro, esponente di Magistratura Indipendente, è ai vertici dell’ufficio di coordinamento delle attività internazionali. Un altro esponente della cosiddetta destra giudiziaria, il Dr Laudati, si trova ai vertici della Direzione della giustizia penale. La dr.ssa. Iannini è stata voluta a capo del Dipartimento affari di Giustizia sia dall’ex Ministro Castelli, che dal Ministro Mastella (vicecapo la campana dr.ssa Assunta Cardone). Il dr. Alfonso Papa, napoletano, esponente di Unità per la Costituzione, è stato chiamato ai vertici della Direzione generale della giustizia civile dal Governo di centrodestra e confermato dal Ministro Mastella''."
 
Nella sua ultima seduta della XV legislatura, il 26 febbraio 2008, il Senato ha approvato il cd. Decreto Milleproroghe, contenente, tra l’altro, un emendamento che ha consentito la stabilizzazione come dirigenti di alcuni funzionari classificatisi ultimi ad un concorso per dirigenti del 1997. La graduatoria di questo concorso, originariamente bandito per soli 23 posti, è stata tenuta aperta e fatta scorrere fino a ricomprendere il 148° in graduatoria. Autore dell’emendamento, l’On. [[Francesco Adenti]] dell’UDEUR.
 
==Informatizzazione del Ministero==
L'informatica nel Ministero della Giustizia viene organizzata dalla cosiddetta DGSIA (Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati) - DGSIA, del DOGPS, che opera territorialmente attraverso i CISIA e gli esperti informatici ministeriali. Tuttavia la stragrande maggioranza delle attività informatiche (compreso il trattamento dei dati sensibili) viene espletata da tecnici esternalizzati che operano come fossero dipendenti pubblici (ad un costo doppio pagato alle ditte ma con stipendi minimi) nella commessa ATU (Assistenza Tecnica Unificata) aggiudicata da molti anni sostanzialmente alle stesse società di assistenza. <br> Purtroppo negli ultimi anni, complice un taglio finanziario alle spese di giustizia e la perdita della gara di appalto del servizio ATU, è esploso un grave problema di irregolarità diffusa e precariato ai danni degli informatici esterni. La vicenda è approdata sui media ed in Parlamento prima con un ODG al Senato [http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlcomm&leg=15&id=225486] poi con una interrogazione alla Camera [http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=10641&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27] ed una interpellanza urgente sempre alla Camera [http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=11389&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERPELLANZA+URGENTE%27] a cui finalmente è stata data una risposta che però non viene messa in pratica. <br>
All'inizio del 2008, dopo la caduta del Governo Prodi che non è andato oltre i proclami, al contrario di quanto auspicato dai lavoratori e dagli uffici giudiziari, il servizio viene posto sotto il controllo di un RTI formato da Telecom Italia, ElsagDatamat, Engineering.
Un ulteriore passaggio di mano concretizzatosi in uno degli sbocchi del cosiddetto "SPC" (Sistema Pubblico di Connettività) che di fatto per il sentir comune rappresenta una "involuzione" del tutto, maggiormente burocratizzato e meno efficiente, nonostante i lavoratori e le società ATU già operanti (passate in subappalto per SPC) siano gli stessi.<br>