Encomienda: differenze tra le versioni
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L'istituzione del servo soggetto a un signore si ritrova in tutta Europa, in ambito sia religioso sia militare sia commerciale. Nel [[Medioevo]], all'epoca della [[Reconquista]], nei regni di [[Regno di Castiglia|Castiglia]] e di [[Regno di Aragona|Aragona]] le ''encomiendas'' erano territori, immobili, rendite o benefici pertinenti a un [[ordine militare]] e retti da un [[commendatore]], spesso come circoscrizione dell'ordine. Il fine dell'istituzione era proteggere quella parte della popolazione che abitava lungo la frontiera con i territori musulmani.
L' ''encomienda'' coloniale consisteva nell'affidare a degli ''encomenderos'' spagnoli determinati territori abitati con, "in dotazione", un gruppo di indigeni, che dovevano essere [[colonialismo|colonizzati]] e [[Cristianesimo|cristianizzati]].
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Dopo non molto tempo gli encomenderos cominciarono ad abusare dei loro encomendados, facendoli lavorare in modo disumano. Essendo data assoluta libertà di governo a questi ''encomenderos'', gli abusi di potere erano all'ordine del giorno e le condizioni di vita degli autoctoni pessime. I tributi (che potevano essere metalli o beni di genere alimentare come mais, pesce, carne) erano raccolti dal capo della comunità coloniale locale. L'''encomendero'' rimaneva costantemente in contatto con la sua encomienda, ma il suo luogo di residenza era la città, luogo fondamentale nel sistema coloniale spagnolo.
L'encomienda fu anche un modo per ricompensare tutti coloro che si erano distinti per i loro servizi e per favorire l'insediamento di popolazione spagnola nelle terre da poco scoperte e conquistate. Da una iniziale trasmissione del titolo di ''encomendero'' a carattere ereditario, si passò in seguito ([[Leggi Nuove]] del [[1542]]) ad una investitura temporanea e non ereditaria.
== Voci correlate ==
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