Murgese: differenze tra le versioni

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Alcune linee di sangue sono ideali per gli attacchi, altre risultano apprezzate nel [[dressage]] e nell'alta scuola. Alcuni soggetti sono quasi ''[[Fossile vivente|fossili viventi]]'' poiché soddisfano in pieno i requisiti richiesti al cavallo già durante il periodo [[barocco]]. Ad esempio i meravigliosi [[stallone|stalloni]] di nome "Ferrari" , "Ninconanco" o "Qualimbò" visibili in Puglia.
Altre linee di sangue invece hanno un aspetto più "moderno" e conservano un carattere più caldo ma altrettanto propenso al lavoro ed all'apprendimento ed hanno un aspetto incredibilmente nobile e fiero (ad esempio gli stalloni Paisiello e Nesio con il figlio Sergio Sheron I o Toni). In particolare Sergio Sheron I, oggi presente nell'allevamento Velino Horse in Abruzzo, dove era presente la sezione del cavallo murgese, vanta avi come Ulisse, Everest e Tiziano della linea di sangue di Granduca di Martina Franca, uno dei capostipiti della razza odierna.
 
Il cavallo Murgese si presta bene anche per la produzione di "latte", infatti da prove effettuate nel [[2001]] presso il Dipartimento di Produzione Animale della [[Università degli Studi di Bari|Facoltà di Agraria di Bari]] su un campione di giumente pluripare (4<sup>a</sup> - 7<sup>a</sup> [[lattazione]]) allevate in aziende della Murgia Barese, è stata riscontrata una produzione media giornaliera di latte, alla fine del primo mese, di ''13 kg/capo'', produzione scesa a ''9'' alla fine del terzo mese e di ''7,03'' alla fine del sesto mese. Dal punto di vista qualitativo il latte della giumenta Murgese a 30 giorni dal parto annovera un tenore di ''16,4%'' di residuo secco, ''2,38%'' di [[proteine]], ''1,04%'' di [[lipidi|grasso]] e di ''6,94%'' di [[lattosio]].