Staio: differenze tra le versioni

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Lo '''staio''' o '''stajo''' (al plurale ''staia'' o 'staja'') era un'antica [[unità di misura]] tradizionale italiana.
 
Era innanzitutto una misura di capacità per glicereali ed aridi (grani ecc.), e derivava dal ''sextarius'' romano. Come questo, era generalmente diviso in due [[emina (unità di misura)|emine]] o mine. Mentre il sextarius era la 16<sup>ma</sup> parte del [[moggio (unità di misura)|moggio]] romano, lo staio tradizionale in Italia risultava generalmente l'ottava parte del moggio.
 
Con il medesimo termine viene indicato anche il contenitore a forma cilindrica con il quale venivano effettuate tali misurazioni.
 
La misura dello staio, così come del moggio, era assai aumentata dall'epoca romana: se il sextarius era poco più di mezzo [[litro]], lo staio andava dai circa 20 litri dell'Italia nordoccidentale (17,77 ad [[Alessandria]], 18,27 a [[Milano]]) passando per i 35 litri di [[Cremona]] o, per esempio, ai 47,04 di [[Parma]] e i 63 litri di [[Modena]], giungendo agli 83,317 litri di [[Venezia]] (dove peraltro era 1/4 del moggio).