Cantone di Cartagena: differenze tra le versioni

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Il '''Cantone di Cartagena''' è stato un organismo nazionale che ha mantenuto la sua indipendenza dalla [[repubblica]] unitaria centralista [[Spagna|spagnola]] per un periodo di sei [[Mese|mesi]] tra il [[1873]] e il [[1874]]. Sorto a causa della forte avversione al sistema della [[Sestennio democratico|Prima Repubblica]] e all'invio di giovani alle guerre coloniali che la Spagna stava mantenendo nei suoi possedimenti d’oltremare come la [[guerra dei dieci anni]] a [[Cuba]].
 
Il progetto di [[costituzione]] [[Federalismo|federale]] proposto dai federalisti proponeva un'idea di Spagna suddivisa in 17 stati, tra cui [[Cuba]] e [[Puerto Rico]]. Mentre nelle corti era in discussione il progetto, il [[12 luglio]] 1873 a [[Cartagena]] scoppia l’insurrezione. I federalisti intransigenti prendono la [[città]] e nominano un "Consiglio di Salute Pubblica Riformista", sequestrarono il [[porto]] ed il suo [[arsenale]], dove era ormeggiata la maggior parte della flotta spagnola, che aderì alla rivolta. Questo consiglio "reclama che si aderisca alla formazione del Cantone di Cartagena, con le autorità comunali e cantonali autonome". Nel mentre che avveniva la rivolta cantonale, il progetto di costituzione federalista venne respinto dai giudici e il presidente [[Francisco Pi y Margall]] dovette rassegnare le dimissioni, accusato di complicità nella rivolta, il [[18 luglio]] [[1873]]. Il Cantone di Cartagena, ben attrezzato di armi e navi, comincerà a coniare [[moneta]] propria, a resistere agli attacchi dalle truppe governative ed anche di progettare piani di istruzione che comunque mai arriveranno a termine.
 
Il [[leader]] del Cantone di Cartagena sarebbe il murciano [[Antoñete Gálvez]] di [[Torreagüera]], entità locale minore della città di [[Murcia]], [[militare]] [[Progressismo|progressista]] di umili origini che allora era un membro al Parlamento della [[Murcia (comunità autonoma)|provincia di Murcia]].
 
Il Cantone disponeva di un proprio [[Qotidiano|giornale]] chiamato "Il Cantone Murciano", come testimoniano le [[Emeroteca|emeroteche]].
 
Dopo sei mesi di assedio, mentre la Prima Repubblica aveva un governo provvisorio sotto il comando del [[generale]] [[Francisco Serrano|Serrano]], Cartagena, per mezzo del generale [[Lopez Dominguez]], cadde il [[12 gennaio]] [[1874]]. I ribelli che portarono alla rivoluzione furono condannati a morte o all’esilio, spesso in [[Algeria]]. La storia dell’assedio e la fine del cantone sono stati ricordati da [[Ramon J. Mittente]] nel suo [[romanzo]] “Mr. Witt nel cantone” e da [[Benito Pérez Galdós]] nell’episodio “De Cartago a Sagunto”.
 
Durante il periodo dell’insurrezione le autorità cantonali organizzarono spedizioni via terra e via mare per diffondere altre rivoluzione cantonali, ma poi la città fu occupata dopo un intenso assedio in cui fu devastata. Si stima che dopo i bombardamenti oltre il 70% degli edifici della città furono distrutti o ebbero gravi danni. Questo fatto storico portò alcuni [[Partito|partiti]] politici alla necessità di chiedere la creazione della provincia di Cartagena.
 
[[Categoria:Spagna liberale]]