Fenomenismo: differenze tra le versioni

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==Definizione==
'''Fenomenismo''' è un termine che è stato coniato in [[epoca moderna]] per designare le [[teoria|teorie]] secondo cui noi non abbiamo mai a che fare con la [[realtà]] com'è ''in se stessa'' ("''An Sich''"), ma soltanto con la realtà ''quale ci appare''. In altri termini il fenomenismo è la dottrina [[filosofia|filosofica]] per cui, non potendosi conoscere le cose come sono in se stesse, ma soltanto come si manifestano a noi, il [[mondo]] riveste i caratteri di un semplice [[fenomeno]], ossia di una realtà che è tale solo in rapporto a colui che l'apprende e nel modo in cui l'apprende.
Il fenomenismo, in tutte le sue varianti, afferma l'esistenza di un [[dualismo]] di base: da una parte la realtà, dall' altra le nostre immagini della realtà. Ciò che qui chiamiamo 'immagine' è stato via via definito come 'eidolon' (Democrito, Platone), '[[idea']]' ([[Cartesio]], [[Locke]], [[George Berkeley|Berkeley]]), '[[appercezione]]' ([[Leibniz]]), '[[impressione]]' ([[Hume]]), '[[rappresentazione]]' o '[[fenomeno]]' ([[Kant]], [[Schopenhauer]], [[Idealismo]]), 'immagine' ([[Bergson]]). Il significato non cambia: sono le nostre immagini mentali della realtà.
 
Da non confondersi con la [[fenomenologia]].