In [[Italia]], la legge elettorale (proporzionale) per le [[elezioni politiche]] nazionali prevedeva fino al [[1993]] la possibilità di esprimere fino a quattro voti di preferenza, scrivendo sulla scheda elettorale i cognomi dei candidati prescelti oppure i loro numeri di lista. Il [[referendum]] tenuto innel tale[[1991]] anno haaveva modificato la legge consentendo un solo voto di preferenza; questa normativa nonperò èfu peròapplicata maiuna statasola applicatavolta in quanto prima delle elezioni successive, svoltesi nel [[1994]], è stata varata una nuova legge elettorale che ha introdotto un sistema misto maggioritario-proporzionale con liste bloccate, eliminando quindi completamente il voto di preferenza. Anche la successiva legge elettorale entrata in vigore nel [[20062005]] ha mantenuto il sistema delle liste bloccate. Il voto di preferenza è invece tuttora previsto dai sistemi elettorali usati per le [[elezioni amministrativecomunali]], [[elezioni regionali|regionali]] ed [[parlamento europeo|europee]].
