Vibhajyavāda: differenze tra le versioni

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{{s|buddhismo}}
'''Vibhajyavāda''' è la scuola [[Sthaviravāda]] del [[Buddhismo dei Nikāya]] che ha dato origine all'attuale scuola [[Sri Lanka |cingalese]] [[Theravāda]]. Nacque dalla scissione con la scuola [[Sarvāstivāda]] avvenuta intorno al III sec. a.e.v. probabilmente intorno al III Concilio buddhista (vedi [[Concili buddhisti]]). Per le sue dottrine vedi [[Buddhismo Theravāda]].
Gli autori [[Bhavya]] e [[Vinītadeva]] descrivono questa scuola come un ramo di quella [[Sarvāstivāda]], mentre il commentario cinese Vijñaptimātratā-siddhi li identifica con i [[Prajñaptivāda|prajñaptivādin]]<ref>Lal Hazra, ''Buddhism and Buddhist Literature in Early Indian Epigraphy'', pag. 164</ref>.
 
Le dottrine dei vibhajyavādin sono molto simili a quelle dei sarvāstivādin, dei [[mahāsāṃghika]], dei [[sammitīya]] e di altri ancora<ref>Lal Hazra, ''Buddhism and Buddhist Literature in Early Indian Epigraphy'', pag. 164</ref>. Dalla tradizione singalese si apprende che la scuola [[pāli]] dei [[Theravāda|Theravādin]] si facevano chiamare vibhajyavādin. N. Dutt rileva a tal riguardo la possibilità che i vibhajyavādin non costituissero un'autentica scuola indipendente dalle altre, ma che con tale termine fossero indicati quelli che non aderivano ''in toto'' alle dottrine di una particolare scuola cui erano altrimenti strettamente correlati<ref name="Hazra">Nalinaksha Dutt, citato in: Lal Hazra, ''Buddhism and Buddhist Literature in Early Indian Epigraphy'', pagg. 164-5</ref>. Si può infatti apprendere come i sarvāstivādin che non accettavano ''in toto'' la tesi del ''sarvam asti'' e che invece ritenevano che il passato e il futuro non esistessero fossero chiamati con il termine di vibhajyavādin, o sarvāstivāda-vibhajyavādin<ref name="Hazra"/>. Se ne potrebbe trarre per analogia che i cosiddetti theravāda-vibhajyavādin non fossero altro che dei gruppi dissenzienti dei theravādin<ref name="Hazra"/>. I monaci del [[Mahāvihara]] preferivano essere chiamati vibhajyavādin, come si trova espressamente scritto nell'indice in versi del capitolo III del ''[[Cullavagga]]'' e nel colofon del commentario sul ''Tikapaṭṭhāna'' e anche in ''[[Dīpavaṃsa]]'' XVIII, 41, 44<ref name="Hazra"/>.
 
Le cronache singalesi e il commentario di {{Buddhaghosa]] indicano i vibhajyavādin come monaci ortodossi. N. Dutt osserva che prima che il termine Vibhajyavāda indicasse una scuola era usato per denotare quelli che trattavano i problemi metafisici analiticamente partendo da un preciso punto di vista, distinti in ciò da quanti li risolvevano d'un colpo dandogli una risposta diretta<ref>Lal Hazra, ''Buddhism and Buddhist Literature in Early Indian Epigraphy'', pag. 165</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Kanai Lal Hazra. ''History of Theravāda Buddhism in South-East Asia - with special reference to India and Ceylon''. Munshiram Manoharlal Publishers Pvt. Ltd. New Delhi, 1981, seconda edizione 2002. ISBN 8121501644
* Kanai Lal Hazra. ''Buddhism and Buddhist Literature in Early Indian Epigraphy''. Munshiram Manoharlal Publishers Pvt. New Delhi, 2002. ISBN 81-215-1037-6
 
== Voci correlate ==