M36 (astronomia): differenze tra le versioni

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==Storia delle osservazioni==
[[Charles Messier]] osservò quest'ammasso la notte fra il 2 e il 3 aprile del [[1764]], determinandone la posizione tramite la vicina stella {{STL|Phi|Aur}} e riconoscendone la sua natura esclusivamente stellare, senza traccia di nebulosità; tuttavia il primo a osservare quest'ammasso fu [[Giovan Battista Hodierna]]: viene infatti descritto come macchia nebulosa in un suo scritto del [[1654]], assieme ai vicini [[M37 (astronomia)|M37]] e [[M38 (astronomia)|M38]], sebbene le sue annotazioni siano state divulgate solo nel [[1984]]. In seguito fu riscoperto indipendentemente da [[Le Gentil]] assieme agli altri due ammassi. [[John Herschel]] scopre in esso una [[stella doppia]], Struve 737, affermando che può essere utilizzata per scoprire se esistono moti interni a questo genere di ammassi stellari; in seguito, l'ammiraglio Smyth descrive M36 paragonandolo a "una stella i cui raggi sono composti da tante stelline".<ref name="NuOr">{{cita libro|autore=Federico Manzini|titolo=[[Nuovo Orione]] - Il Catalogo di Messier|anno=2000}}</ref>
 
==Caratteristiche==
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M36 è anche uno degli ammassi più giovani, con un'età stimata di 25 milioni di anni: non contiene infatti alcuna [[gigante rossa]], al contrario dei due ammassi vicini M37 ed M38; le componenti più brillanti sono di ottava [[magnitudine apparente|magnitudine]], fra cui spicca una [[gigante blu]] di magnitudine 8,3, di [[classe spettrale]] B3. Il numero delle componenti reali dell'ammasso sarebbe circa 60 e secondo i risultati di un'analisi spettrografica avrebbero una rapida [[velocità di rotazione]]; come altri ammassi aperti, anche questo mostra evidenti segni di [[segregazione di massa]]. L'ammasso tende ad avvicinarsi a noi alla velocità di 5 [[chilometro al secondo|km/s]].<ref name="M36">{{cita web|titolo=Messier 36|url=http://www.seds.org/Messier/m/m036.html|accesso=[[8 novembre]] [[2008]]}}</ref>
 
M36 è molto simile all'ammasso delle [[Pleiadi (astronomia)|Pleiadi]] (M45), e se questi fossero alla stessa distanza dalla [[Terra]] avrebbero una [[magnitudine apparente|magnitudine]] simile. La sua luminosità totale è paragonabile a quella di circa 5.000 Soli.<ref name="NuOr">
 
==Note==