Curatoria: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Le antiche curatorie.JPG|thumb|right|350px450px|Le antiche curatorie]]
La '''curatoria''' (in [[lingua sarda|sardo]] ''curadoria'', plurale ''curadorias'', ovvero ''parte'', plurale ''partes'') era la principale divisione amministrativa, elettorale, fiscale e giudiziaria dei regni della [[Storia della Sardegna dei Giudicati|Sardegna giudicale]]. La curatoria era governata da un ''curadore'' con compiti amministrativi, [[fisco|fiscali]] e [[giustizia|giudiziari]]; questi veniva nominato dal re, il [[Giudicati|Giudice]] (in sardo ''judike'', ''zuighe''), scegliendo spesso fra i propri parenti o fra poche famiglie di rango dei ''maiorales'', a causa dell'importanza e del prestigio della carica. Essendo la curatoria composta da diverse decine di villaggi (in sardo ''biddas''), il ''curadore'' nominava a sua volta per ciascun paese un ''majore'', con incarichi fiscali, giudiziari e di sicurezza. La vigilanza sui campi e sulle pertinenze dei villaggi spettava ad un corpo di guardie campestri, evolutosi nel tempo, che nelle fonti è chiamato ''(i-)scolca'', al cui comando era nominato un ''majore''. Tale guardia campestre fu successivamente conservata nel periodo del [[Regno di Sardegna]], sia sotto i sovrani spagnoli che sotto quelli piemontesi, ed è sopravvissuto fino ai giorni nostri come "compagnie barracellari".