Letteratura urdu: differenze tra le versioni

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===2° periodo della scuola di Delhi===
A un certo punto Delhi riprende quota e si ha il c.d. secondo periodo della scuola di Delhi, in cui emerge tra gli altri [[Mirza Ghalib]], autore di numerosi e bellissimi [[ghazal]]. Il più celebre scrittore resta tuttavia [[Muhammad Iqbal]], autore biligue (urdu-persiano) m. 1938, noto per i canzonieri ma soprattutto per uno splendido poema persiano, il ''Javed-name'' (Il poema eterno) liberamente ispirato alla ''Commedia'' di Dante e all'opera di Goethe.
Tra '800 e '900, per l'influsso del romanzo europeo, si sviluppa pure la narrativa, con numerosi romanzi variamente ispirati -anche in chiave di critica sociale- alla realtà indiana. Centro importante della prosa urdu sarà il [[Fort William College]] sorto a [[Calcutta]], simbolo dell'imperialismo inglese in India. Tra gli autori si ricordano [[Mir Amman]], [[Ruswa]], [[Sharar]].
 
===Dalla fondazione del Pakistan a oggi===
La letteratura urdu dopo la fondazione del Pakistan (1947), anche a causa delle sequela interminabile di tensioni e conflitti con l'India, si è andata sempre più caratterizzando come importante fattore identitario dei musulmani del subcontinente. In effetti, in urdu scrivono tuttora non solo poeti e romanzieri pakistani ma anche numerosi scrittori musulmani dell'Unione Indiana. Al contempo si è sempre più diffuso tra gli scrittori pakistani, parallelamente a quanto avviene con quelli indiani, il bilinguismo (inglese-urdu). Anzi, talora, è avvenuto il passaggio definitivo all'inglese a scapito dell'urdu, come è il caso di quelli che sono oggi forse i due più noti scrittori pakistani (o di origni pakistane), Hanif [[Kureishi]] e [[Nadeem Aslam]], autori di respiro internazionale i cui romanzi sono stati tradotti anche in molte altre lingue europee.
 
==Traduzioni italiane==