Buddhaghosa: differenze tra le versioni

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Nato secondo le cronache singalesi<ref>''Cūlavaṁsa'' I, cap. XXXVII, v. 215 e p. 22, nota 7, cit. in Lal Hazra, HTB, pag. 64</ref> vicino a [[Bodh Gaya|Bodhgayā]], nell'attuale [[Bihar]] meridionale, nell'[[India]] nord-orientale<ref>Il ''Sāsanavaṃsa'' riferisce che Buddhaghosa sia nato in un villaggio di [[Brahmano|brahmini]] chiamato Ghosagāma, vicino all'[[albero della Bodhi]], Lal Hazra, HTB, pag. 64</ref>, di nome '''Moraṇḍa-kheṭaka'''<ref>Così nel ''Visuddhimagga'', ''Ceylon Historical Journal'', II, pag. 239; ''Ceylon Journal of Historical and Social Studies'', cit. in Lal Hazra, HTB, pag. 64, nota 10</ref> e trasferitosi nello [[Sri Lanka]] all'epoca del re Mahānāma (410-432), fu riconosciuto come la massima autorità tanto in campo letterario nella [[lingua pāli]] quanto in quello [[Esegesi|esegetico]] riguardo il [[canone pāli]] della scuola del [[buddhismo]] [[theravāda]]<ref>Vedasi, ad es., O. Hinüber, 1996, pag. 102, e J. Strong, pag. 75</ref>, tanto che la sua figura umana e di letterato fu presto circondata da un' alone di leggenda.
 
Fu autore di numerose opere e commentari in [[lingua pāli]] dei testi canonici e paracanonici del [[buddhismo]] [[theravāda]]. A lui sono in particolare attribuiti i testi: