Intenzionalità: differenze tra le versioni
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Tramite le opere di [[Edmund Husserl]], che riprese la nozione da Brentano, l'idea di intenzionalità penetrò nella ricerca contemporanea, sia nella [[filosofia continentale]] che nella [[filosofia analitica]].
Nell'[[intelligenza artificiale]] e nelle [[scienze cognitive]] è un tema controverso e si considera l'intenzionalità come qualcosa che una macchina non potrebbe mai davvero possedere da un punto di vista strutturale. Tra i sostenitori di questa tesi vi è John Searle, che col suo famoso
''N.B.:'' "Intenzionalità" non ha nulla a che vedere con libera volontà o l'agire "di proposito" (intenzionalmente). Nella [[filosofia]] e specificamente nella [[fenomenologia]] "intenzionalità" ha un significato tecnico, che è quello descritto sopra.
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