Ceionio Rufio Albino (console 335): differenze tra le versioni

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Albino era il figlio del [[console (storia romana)|console]] del [[311]] [[Gaio Ceionio Rufio Volusiano (console 311)|Gaio Ceionio Rufio Volusiano]]; {{citazione necessaria|suo figlio fu probabilmente [[Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio]],}} suo nipote [[Ceionio Rufio Albino]]. Fu console ''posterior'' nel [[335]], con [[Giulio Costanzo]], fratellastro dell'imperatore [[Costantino I]], come collega; fu ''[[praefectus urbi]]'' nel [[336]]/[[337]].
 
Viene definito "filosofo", ed è forse da identificare con l'Albino autore di opere di logica e geometria citato da [[Boezio]] (''Aristotele''); potrebbe aver composto una storia di Roma in versi.<ref>[[Prisciano]], ''Istituzioni'', vii.22.</ref> Il [[Senato romano]] gli concesse l'onore di una statua. Nel secondo libro del ''Mathesis'' di [[Firmico Materno]] è riportato un [[oroscopo]] che viene correntemente attribuito ad Albino (la data di nascita del soggetto è il [[14 marzo]] [[303]], alle ore 23, il luogo [[Roma]]).