Seminario vescovile di Asti: differenze tra le versioni

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Malgrado questo, il canonico Lorenzo Gentile descrive nel [[1932]] la costruzione come " ''... senza dubbio il più bell'edificio moderno della città'' ".
 
Nel [[1798]], i francesi entrarono in Asti ed una parte dell'edificio, quella a levante, venne adibita ad alloggiamenti militari mentre la zona sud venne occupata dagli uomini addetti ai forni.
 
Il [[30 novembre]] gli alunni furono solamente 12.
 
Il [[16 giugno]] [[1800]], il Seminario chiuse, forse in seguito anche al ritiro a [[San Damiano d'Asti]] del rettore Aliberti per motivi di salute.
L'edificio riaperse i battenti il [[22 novembre]] [[1801]] con una trentina di allievi.
 
Tra gli illustri visitatori del Seminario astigiano vi fu anche il poeta risorgimentale [[Silvio Pellico]], che lasciò ai chierici una lettera e dedicò a loro alcuni versi.