Jim Porto: differenze tra le versioni

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Terminato il liceo, a 18 anni Jim decide di trasferirsi a [[Rio De Janeiro]] per esibirsi nei [[piano bar]] e dar sfogo alla sua passione. Il suo carisma viene notato da un gruppo di turisti italiani che al ritorno in Italia lo mettono in contatto con [[Sandro Melaranci]], proprietario del [[Manuia]], un locale di [[Trastevere]] a [[Roma]] che dalla seconda metà degli [[anni 70]] sarà il punto di riferimento della [[musica brasiliana]] in Italia. Jim accetta il mese di contratto proposto dal Manuia per esibirsi come solista al piano con l'aiuto di una batteria elettronica poi, invogliato dallo stesso Melaranci, usa anche la voce: rimarrà ben sette anni come interprete e compositore di brani di musica brasiliana nel locale affollatissimo dove altri musicisti italiani si alterneranno e lo accompagneranno settimanalmente sul piccolo palco.
 
I primi [[anni 80]] furono un momento d'oro per la musica brasiliana in Italia e a Roma in particolare. Jim Porto partecipa con [[Joao Gilberto]], [[Tania Maria]] e altri artisti in diverse edizioni delle "[[estate romama|Estati romane]]" organizzate dall'amministrazione capitolina dell'epoca pur continuando le [[jam session]] al Manuia con artisti della caratura di [[Jorge Ben]], [[Caetano Veloso]], [[Gilberto Gil]], [[Milton Nascimento]], [[Marisa Monte]], [[Djavan]] e [[Chet Baker]], che parteciperà poi al primo vinile di Jim Porto "Rio", prodotto nel [[1983]] da [[Rique Pantoja]].
Jim collaborerà per anni con jazzisti come [[Roberto Gatto]] e [[Michele Ascolese]] e sono molteplici le sue partecipazioni a grandi festival jazz in tutta Europa.