Ninfee: differenze tra le versioni

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Negli ultimi anni della propria vita, Monet si dedica esclusivamente alla realizzazione di una lunga serie di quadri che raffigurano questi fiori nel giardino della sua tenuta di [[Giverny]].
Giverny è una zona a poca distanza dalla capitale, dove il pittore si trasferisce nel 1883 all'età di 42 anni, con la sua seconda moglie Alice Hoschedé. Qui nella sua tenuta vicina ad un' affluente del Reno, nei primi anni del '80, Monet inizia ad allestire, affianco alla vecchia casa colonica, un giardino di diretta ispirazione giapponese, con un ponte ed uno stagno con ninfee.
Rose, iris, tulipani, campanule, gladioli, fiori e piante esotiche, glicini salici piangenti sono solo alcune delle tante specie vegetali che fanno da cornice allo stagno in cui ci sono ninfee e giochi d'acqua.
In questo piccolo paradiso privato, Monet trascorse il resto della sua vita dipingendo questi fiori bianchi (quasi delle sensazioni visive) fluttuanti sulla superficie dell'acqua, in uno stile che si anticipa soluzioni quasi “astratte” della pittura successiva, creando delle vere e proprie sensazioni visive.