Portico dei Cavalieri Templari: differenze tra le versioni

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Il cosiddetto '''Portico dei Templari''' è un edificio di [[Brindisi]]. Presenta due arcate gotiche di [[carparo]], separate da una colonna in marmo greco adorna di un capitello a decorazioni viminee. Le due volte a crociera di cui è costituito sono a costoloni bicromi (pietra bianca e carparo).
 
Per le sue caratteristiche architettoniche si può ritenere che risalga al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], considerato il precoce utilizzo dell'[[arco a sesto acuto]] fatto già in età [[normanna]] nel Meridione d'Italia.
 
La sua funzione non è stata del tutto chiarita: tuttavia, poiché dal punto di vista tipologico si tratta più precisamente di una [[loggia]] (e non di un portico) e considerata la sua collocazione in piazza Duomo, lo si può ragionevolmente far riferire al primo palazzo arcivescovile medievale di Brindisi. Infatti il riferimento ai [[Templari]] è solo frutto di erudizione settecentesca, che credette di poterlo collegare idealmente ai resti di una chiesa [[Ordine di San Giovanni di Gerusalemme|giovannita]] rinvenuti nello stesso isolato, ma a molta distanza.
 
Documentazione successiva ([[XVI secolo]]) afferma che il portico costituiva il piano terra del palazzo signorile della famiglia De Cateniano. Un esponente di questa famiglia, Lucio, che fu sindaco della città a metà del Cinquecento, donò alcune sue proprietà site in piazza Duomo, compreso il "portico", all'ospedale civico, all'epoca mantenuto con libere donazioni.