Intertestualità: differenze tra le versioni

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Secondo studi successivi di [[Roland Barthes]], l'importanza dei legami intertestuali e del ruolo del lettore metterebbero in crisi il ruolo e l'importanza dell'autore.<ref> Roland Barthes, '"La mort de l'auteur", In: ''Ders.: Le bruissement de la langue''. Paris 1984.</ref>
 
==Definizione==
 
E’ la relazione dinamica che i testi creano tra di se. Traccia visibile di un testo in un’altro. L’impiego del termine “testo” si riferisce al senso più ampio della parola com’è utilizzato nell’ambito della semiotica o delle teorie della cultura; non si riferisce soltanto al testo letterario.
 
==Una classificazione==
 
Ci sono tante classificazione per spiegare i diversi tipi d’intertestualità. Gérard Genette in Palinsesti utilizza il termine transtestualità e lo propone come la possibilità di trascendenza testuale del testo, “ciò che lo mette in relazione, manifesta o segreta, con altri testi”. Questa transtestualità può avere differenti forme:
 
*Intertestualità, presenza effettiva di un testo in un altro (citazione, plagio, allusione)
 
*Metatestualità, rapporto critico, riflessivo che un testo ha con un altro.
 
*Arcitestualità, rapporto tra testi che possiedono caratteristiche comuni (generi letterari, sottogeneri, ecc)
 
*Paratesto, rapporto d’un testo con altri della propria periferia testuali (titoli, opinioni di altri autori, ecc)
 
*Ipertestualità (ipertesto/ipotesto), rapporto che inserisce un testo in un altro ma non a modo di commento.
 
==Intertestualità e cinema==
 
Il cinema come testo cinematografico è plausibile di essere rivisitato da queste categorie. In questo modo si può pensare il cinema di genere come un arcitesto, considerare gli scritti di Einsenstein sui suoi film come paratesti, o riconoscere l’ipertestualità dell’Odisea in Le Mépris di Jean Luc Godard. Molto interessante nel cinema è la presenza dell’intertestualità come citazione o parodia. La citazione è una riproduzione letterale, segnalata in modo preciso e di cui viene indicata la provenienza originale del testo citato. Nella citazione è paradigmatico il re-make fatto da Gust Van Sant del film Psyco di Alfred Hitchcock. Gli innumerevoli riferimenti di Brian de Palma a questo stesso regista, anche se non segnalati, hanno carattere citazionale, manifestato dall’autore in tante occasioni. Iuri Lotman, in La semiosfera vol I, scrive che una delle funzione del testo è generare nuovi significati e che questo accade quando c’è coscienza della presenza di un testo in un altro testo. Questo intensifica il carattere ludico nel testo. E’ il caso della parodia,imitazione di uno stile, rielaborazione di un testo, in tanti casi in modo ironico o con satirico. Implica la conoscenza da parte dello spettatore del testo originale. Il cinema di Mel Brooks o la saga di Scary Movie sono un esempio di questo caso d’intertestualità- parodia.
 
==Note==
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==Bibliografia==
* Gerard Genette, Palinsesti, 1997, Einaudi, Torino
* Iuri Lotman, La semiósfera vol. 1, 1996, Editorial Cátedra, Madrid
* Umberto Eco, Lector in fabula, 1993, Lumen, Barcelona
* Victorino Zecchetto ed altri autori, Seis semiólogos en busca del lector, 1999, Ediciones Ciccus, Buenos Aires
 
 
[[Categoria:Narrativa]]