Assedio di Bisanzio (324): differenze tra le versioni

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==Contesto storico==
{{Vedi anche|Guerra civile romana (306-324)}}
La pace tra [[Costantino I]] e [[Licinio]] era durata da sette anni (dal [[317]]). I figli del primo ([[Crispo]] e [[Costantino II]]) e del secondo ([[Valerio Liciniano Licinio]]) erano stati fatti ''cesari'' dai rispettivi padri. Un'invasione di [[Goti]] nella [[Mesia (provincia romana)|Mesia]], che ricadeva nella sfera d'influenza dell'augusto d'Oriente, Licinio, fu respinta però dalle armate romane di Costantino.<ref name="ZosimoII,21,1-3">Zosimo, ''Storia nuova'', II, 21, 1-3.</ref> Questo il ''[[casus belli]]'' che scatenò l'ultima fase della [[guerra civile romana (306-324)|guerra civile]] dell'annonel successivo[[324]].
 
Dopo essere stato sconfitto per terra nella [[battaglia di Adrianopoli (324)|battaglia di Adrianopoli]] (3 luglio) e per mare in quella dell'[[battaglia dell'Ellesponto|Ellespponto]], Licinio si ritirò verso [[Calcedonia]] in [[Bitinia]] per riorganizzare le forze, lasciando però a Bisanzio un presidio di truppe a difesa della città.<ref name="ZosimoII,25,1">Zosimo, ''Storia nuova'', II, 25, 1.</ref>