Renée Vivien: differenze tra le versioni

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Renée Vivien romanzò la morte e, in una sua visita a Londra nel 1908, profondamente abbattuta e oberata dai debiti, tentò il suicidio ingerendo una quantità eccessiva di [[laudano]]. Si distese sul divano, tenendo un mazzo di violette sul cuore. Il tentativo di suicidio fallì, ma in Inghilterra contrasse la [[pleurite]] e tornò a Parigi considerevolmente indebolita, tanto da essere costretta a camminare con un bastone.
 
Morì il [[1018 novembre]] [[1909]], all'età di 31 anni, a causa della pleurite e dell'indebolimento fisico dovuto ai frequenti digiuni. La sua morte fu riportata a quel tempo come suicidio, ma fu probabilmente il risultato di un'[[anoressia]] nervosa aggravata dalla [[pleurite]] e dall'[[alcolismo]]. Fu seppellita al cimitero di [[Passy]], nell'esclusivo sobborgo parigino. Curiosamente, il poeta [[Arthur Rimbaud]] era morto lo stesso giorno nell'anno 1891.
 
Durante la sua breve vita, Renée Vivien fu conosciuta anche come la "Musa delle violette", soprannome dovuto al suo amore per questo fiore, richiamo al suo amore d'infanzia, Violet Shillito.