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Il [[1313]] è l'anno in cui Arquata fu elevata al rango di [[Feudi Imperiali|Feudo imperiale]] ligure dall'[[Imperatori del Sacro Romano Impero|imperatore]] [[Enrico VII di Lussemburgo|Enrico VII]] e concessa alla famiglia [[Genova|genovese]] degli [[Spinola]] di Luccoli. Arquata diventa quindi una entità politica autonoma con il suo governo, il suo tribunale e le sue leggi (lo statuto della città sarà redatto nel [[1486]]).
 
Nel [[1641]], il[[Filippo territorioSpinola]] è fatto marchese di Arquata diventae marchesato[[marchese condel laS.R.I.]] e riceve il titolo di [[conte di Vocemola]] per il suo figlio primogenito, dall’Imperatore [[Ferdinando III]], oltreché facoltà di battere moneta, legittimare bastardi, laureare poeti (pochie anninel dopo[[1644]] apriràinaugura la [[zecca (moneta)]] di Arquata) e [[Filippobattendo Spinola]]il è fatto marchese dall’Imperatore [[Ferdinandoquarto IIIdi scudo]].
 
Durante l’invasione napoleonica ([[1796]]), dopo che un gruppo di contadini arquatesi, tese un'imboscata ai soldati francesi, venne, per ordine di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], saccheggiata e incendiata. L'anno successivo i francesi abolirono i feudi imperiali liguri: ha quindi termine la lunga signoria degli [[Spinola]] e l’autonomia della città.