Jabir ibn Hayyan: differenze tra le versioni

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Molte notizie sull’alchimia araba provengono dal ''Libro dell’indice'', che elenca, oltre a varie informazioni su sette, religioni, magia, filosofia, ecc., tutti i libri alchemici in arabo fino al x sec., periodo della sua composizione.
Di Geber si dice anche che non fosse «autentico» e che non avesse composto che un solo libro, il ''Libro della misericordia'', mentre tutte le altre opere sarebbero state apocrife. La cosa però non è importante. Infatti non è il nome a rendere efficace la dottrina, che può essere anche del più sconosciuto e «ingannatore» degli alchimisti.
 
==Paolo di Taranto==
Il francescano Paolo di Taranto (xiii sec.), di cui non sappiamo nulla, sotto il nome del grande «Geber» scrive la ''Summa perfectionis magisterii''<ref>in Manget, ''Bibliotheca Chemica Curiosa''</ref>, tomo I pagg. 519-537), prima grande sintesi dell’alchimia occidentale. L’Esposizione sistematica del magistero perfetto era stata sempre considerata opera geberiana. Il testo, che tratta della trasmutazione metallica, analizza il differente rapporto tra opera naturale e opera artificiale. Sono elencate anche le sette operazioni classiche dell’alchimia: sublimazione, distillazione, calcinazione, soluzione, coagulazione, fissazione, incerazione (fluidificazione).
 
 
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