Hsp90: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Creazione pagine
(Nessuna differenza)

Versione delle 03:29, 15 ago 2009

L'Hsp90 è una proteina da shock termico caratterizzata da un peso molecolare di circa 90 kDa (dai cui il nome) presente in cellule eucariote, nelle quali svolge un ruolo essenziale per quanto riguarda il ripiegamento e l'attivazione di una determinata clientela di proteine, oltre a esercitare la sua azione di protezione e contrasto dell'effetto denaturante del calore qual'ora le condizioni ambientali lo richiedano.

Struttura secondaria monomerica della Hsp90

Clientela molecolare

In veste di proteina chaperon, l'Hsp90 assiste la maturazione di una serie di proteine, fra le quali si annoverano:

  • oltre un centinaio di fattori di trascrizione e chinasi
  • recettori di steroidi
  • proteine p53 mutanti
  • la proteina HER2, avente ruolo nel cancro alla mammella.

Non si è ancora trovata una connessione fra le le proteine sopracitate, le quali condividono solamente la necessità della presenza dell'Hsp90, essenziale per assicurarne una corretta maturazione.

Ruolo nel cancro alla mammella

Siccome buona parte delle proteine assistite dalla Hsp90 è coinvolta nella crescita cellulare, ciò la rende un ottimo target per la chemioterapia del cancro. Le cellule cancerose si affidano in maggior misura all'Hsp90 rispetto alle cellule sane, rispondendo quindi in modo più forte ai farmaci che ne inibiscono la funzionalità, rendendo generalmente le terapie basate sulla neutralizzazione di questa proteina relativamente poco tossiche. Ad esempio, tramite lo studio della struttura cristallina di complessi Hsp90-ATP, si è osservato che il sito legante della proteina, caratterizzato da una adenina posizionata in un dominio N-terminale, lega efficacemente anche la geldanamicina, sostanza impiegata in passato come farmaco antitumorale, ma rimossa dal mercato poiché sostituita da farmaci meno tossici. L'inibizione della Hsp90 consegue nella proliferazione di proteine ripiegate in modo errato all'interno delle cellule tumorali, inducendo così il sistema ubiquitina-proteosoma ad eliminare tali proteine, quindi provocando la morte di tali cellule.