Golliwogg: differenze tra le versioni

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Golliwog contribuì enormemente alla esplosione dell’iconografia nera in Europa. Fece anche il suo ritorno negli Stati Uniti attraverso l’oceano Atlantico sotto forma di letteratura per bambini, bambole, porcellane per bambini ed altri giocattoli, profumi per signore e gioielli.
Un produttore inglese di marmellata, James Robertson & Sons usò un golliwog chiamato Golly come mascot dal 1910, a quanto pare dopo aver visto dei bambini giocare con bambole golliwog in America. L’azienda dei Robertson negli [[Anni 1920|anni venti]] cominciò a produrre gadget promozionali di Golliwog, che potevano essere ritirati consegnando dei gettoni che si potevano ricavare acquistando i suoi prodotti. Nel 1983, i prodotti della compagnia furono boicottati dal Grande concilio di Londra perché offensivi, e nel 1988 il personaggio cessò di essere usato nella pubblicità televisiva. La compagnia passò a distribuire adesivi di golliwog ritratto in diverse ambientazioni, per esempio con strumenti jazz o in tenuta sportiva. La collezione di adesivi fu ritirata nel 2001.
Robertson ora rifiuta ogni legame con Golliwogg e le persone di colore – in un resoconto riportato dalla BBC. Virginia (Ginny) C Knox, prima direttrice della qualità per i Robertson ed ora Principale Dirigente Operativo della Divisione della Qualità Culinaria della RHM, ha detto all’ “Herald Newspaper” in Scozia nel 2001 che la decisione di rimuovere l’adesivo di Golly (Gollywogg) dalle marmellate Robertson fu presa dopo una ricerca dalla quale risultò che i bambini non avevano familiarità con il personaggio, benché andasse a genio per le generazioni precedenti. “Noi vendiamo 45 milioni di barattoli di marmellata ogni anno ed su quasi tutti c’è Golly” disse Ms Knox. “Noi vendiamo anche 250,000 adesivi ai collezionisti e riceviamo solo 10 lettere all’anno da persone a cui non piace l’immagine di Golliwog”. Oggi gli adesivi di Golliwog dei Robertson vengono ancora collezionati, quelli molto rari qualche volta sono venduti a più di £1,000, mentre quelli relativamente recenti sono venduti a £ 2.00-£3.00.
 
Dopo la pubblicazione del primo libro di Upton, il termine “golliwogg” fu usato sia come riferimento al giocattolo per bambini sia come un generico termine razzista per indicare i neri. In Gran Bretagna e nelle sue colonie, “golliwogg” forse divenne “wog”, un appellativo razziale attribuito a tutte le persone del mondo dalla pelle scura, fra cui gli Africani, gli Italiani e altre persone del Mediterraneo, i nativi Americani, gli abitanti dell’est degli Stati Uniti, gli Ispanici, gli Aborigeni e gli Indiani.
 
Negli [[Anni 1950|anni Cinquantacinquanta]] del [[Novecento]], I numeri di ''Rainbow - comic (Arcobaleno – fumetto)'' e la sua continuazione ''Tiger Tim (La tigre Tim)'' presentavano delle corte [[strips]] ambientate in un luogo chiamato “Darkie-town” (Città dei neri). Benché nelle strips fossero rappresentati ufficiali della polizia neri che interagivano con personaggi bianchi in un linguaggio non offensivo (da nessuna delle due parti), le nuvolette mostravano i nativi di “Darkie-town” parlare con una stereotipica accento Caraibica.
 
Nei primi anni Ottanta, edizioni rivisitate di ''Noddy'' di Enid Blyton rimpiazzarono Mr. Golly, il golliwogg proprietario del garage Toytown, con Mr. Sparks, per l’indignazione di molti genitori di una generazione che lo identificava come razzista ed iconoclasta.