Cristianizzazione: differenze tra le versioni

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I processi di cristianizzazione durante il periodo medievale seguirono due vie principali:
la prima, istituzionale, incentrata su chiese urbane dominate dall'aristocrazia e da una precisa gerarchia sacerdotale attorno alle quali si radunarono i cittadini; la seconda, la scelta monastica, basata sull'organizzazione di una vita comunitaria all'interno di cenobi o monasteri alternativa a quella della città. L'adesione al cristianesimo riguarderà nei primi tempi soprattutto la classe aristocratica che viveva di rendita, lontana dall'esercizio delle armi e dal lavoro manuale. Questa particolarità conferì da subito alle gerarchie ecclesiastiche grande autorevolezza.
Dal V secolo partirono le opere di evangelizzazione delle campagne attraverso la fondazione di chiese battesimali e pievi. L'ambito di espansione di ogni fondazione era la [[diocesi]], il territorio sottoposto all'autorità di ciascun vescovo. Secondo lo storico [[Giovanni Tabacco]], l'evangelizzazione delle campagne fu un processo di acculturazione, ossia di reciproco scambio tra culture diverse. I culti delle campagne incisero infatti sulla dottrina cristiana determinando l'affermazione di aspetti vicini alla cultura popolare come il culto dei santi o delle reliquie. Alcune regioni europee furono "cristianizzate" anche dopo il Mille, soprattutto nell'area nord orientale.
 
Stessi processi di acculturazione si ebbero in seguito con la [[cristianizzazione dei Germani|cristianizzazione delle popolazioni cosiddette "barbare"]] che influirono sulla religione cristiana introducendo valori tradizionali germanici come la violenza e la forza. Tali nuovi valori esaltarono il lato eroico e combattivo della religione (martiri). All'interno dei monasteri inoltre si diffuse una terminologia che vedeva nel monaco un "miles Dei" (soldato di Dio) e nella sua via la "[[Militia Christi (storia)|militia Christi]]".
Gran parte delle popolazioni germaniche si convertì al culto [[Arianesimo|ariano]], nonostante questo fosse stato condannato dal [[Concilio di Nicea]] nel 325. L'arianesimo divenne quindi un simbolo di identità etnica prima che culturale.
 
In seguito la cristianizzazione si applicò in particolare alle popolazioni con le quali gli [[Europei]] vennero in contatto dopo le grandi [[scoperte geografiche]] del [[XVI secolo]]: a seconda della religione praticata dalla potenza [[ColonialesimoColonialismo|coloniale]] fu prevalentemente di matrice cattolica in [[America meridionale]] e in [[Africa]], e prevalentemente [[Chiesa protestante|protestante]] in [[America settentrionale]] (i Padri Pellegrini) e in [[Australia]].
 
Venne perseguita con metodi sia pacifici che violenti: nel primo caso, tipicamente, attraverso l'opera continua di piccole comunità [[Missione|missionarie]], che attraverso l'esempio e l'aiuto prestato alle popolazioni ne favorivano la [[conversione]]. In altri casi le credenze e gli usi degli occidentali cristiani e la stessa religione furono imposti con la forza, spesso per motivi legati al controllo politico ed economico da parte delle potenze dominanti.