Vincenzo Visceglia: differenze tra le versioni

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Egli realizza nell'anno successivo la prima pubblicazione dell'istituto: la ''Guida Toponomastica di Roma'' . Si tratta di una accurata planimetria della città, in cui prevale la cura del particolare. Questa guida risulta una pubblicazione unica nel suo genere: la suddivisione in tavole e la segnalazione addirittura dei numeri civici, oltre che una grafica gradevole rivelano una particolare attenzione all'utente, agevolandolo nell'uso della carta. L'aggiornamento continuo ha permesso la realizzazione di numerose edizioni, sempre attuali, di questa Guida , che ha suscitato numerose e autorevoli attestazioni di apprezzamento e stima.
Durante gli anni '60 Vincenzo Visceglia manifesta una fervida attività editoriale pubblicando le planimetrie aggiornate di oltre 100 città d'Italia, i capoluoghi di provincia, la cui raccolta costituisce per l'epoca un'opera unica ed innovativa:l' ''Atlante Urbanistico d'Italia''.
Inserite nei volumi editi dall'[[Istituto Nazionale diDi Studi Romani]], "''Le piante di Roma''" e "''Le Piante del Lazio''" curate da Amato Pietro Frutaz, le carte Visceglia sono anche preziosi documenti storici.
Per oltre 40 anni Vincenzo Visceglia si dedica alla raccolta di cartografia antica originale e di materiale editoriale d'epoca. Egli arricchisce il fondo d'archivio dell'Istituto, con mappe originali edite dalla [[Calcografia Camerale]] (1700) e di rari libri geografici.
Traendo spunto da questo prezioso materiale, il prof. Visceglia sviluppa un settore di attività rivolto alla riproduzione di antiche carte geografiche e alla realizzazione di globi in gesso e legno, copie fedeli di oggetti d'epoca, testimonianza di un artigianato artistico di pregio. Egli non si limita a riprodurre stampe antiche, ma crea un'oggettistica d'arredamento a tema geografico, la cosiddetta ''Geo-Arte'' , del tutto innovativa per quel periodo. Una mente vivida e fervida di idee quella di Vincenzo Visceglia, il quale ha saputo coniugare in modo intelligente il rigore scientifico e la ricerca con una fertile attività editoriale e commerciale. Una vita dedicata alla cartografia intesa come scienza, ma anche come arte, come sensibilità estetica. "''Al pubblico bisogna dare la bellezza anche quando questa potrebbe sembrare sterile e superflua''", ripete spesso con convinzione.