Tempio del Divo Giulio: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Denario di ottaviano con il tempio del divo giulio.jpg|thumb|200px|Denario di Ottaviano con il tempio del Divo Giulio]]
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Cesare venne ucciso in una seduta del Senato tenutasi alla [[Curia]] nel [[Campo Marzio]]. Il suo corpo venne poi trasportato nel Foro, vicino alla [[Regia (Roma)|Regia]], che era la sede ufficiale del [[Pontefice massimo (storia romana)|pontefice massimo]], carica rivestita dal dittatore. In questo luogo, all'estremità orientale della piazza del Foro, venne accesa la pira funebre improvvisata per la cremazione e si svolsero i suoi funerali. Qui venne eretto un [[altare]] <ref>[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''De bello civile'', 1,4, 2,148, 3,2.</ref>, affiancato da una colonna in [[marmo giallo antico]] con l'iscrizione ''Parenti Patriae'' ("al padre della patria"), subito eleminatieliminati dal [[Console (storia romana)|console]] [[Publio Cornelio Dolabella]].
 
La costruzione del tempio fu decretata dal [[Senato (storia romana)|senato]] <ref>[[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]], 47,18,4.</ref>, su iniziativa dei [[Secondo triumvirato|triumviri]], nel [[42 a.C.]], dopo la [[battaglia di Filippi]] nella quale erano stati sconfitti e uccisi i [[cesaricidi]]. Un sacerdote ''[[Flamen|flamen maior]]'' era stato attribuito al culto di Cesare già poco dopo il [[44 a.C.]] e [[Marco Antonio]] fu il primo a ricoprire questa carica.