Massacro di Fântâna Albă: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 13:
 
== I fatti ==
Il [[1 Aprile]] [[1941]] un folto gruppo di persone provenienti da diversi villaggi lungo la valle del Siret (Pătrăuţii-de-Sus, Pătrăuţii-de-Jos, Cupca, Corceşti, [[Suceveni]]), recante la bandiera bianca e insegne religiose (icone, croci ed altro), formò una colonna di circa 3000 persone pacifiche, che si incamminò verso il nuovo confine sovietico-rumeno.
 
Nella radura di Varniţa, a circa 3 km dalla frontiera rumena, le guardie di confine sovietiche li attesero nascoste nella foresta ed aprirono il fuoco su di loro incessantemente con delle mitragliatrici. I sopravvissuti furono inseguiti dalle guardie a cavallo e massacrati a colpi di [[sciabola]]. I feriti furono legati alle code dei cavalli e fatti trascinare.
Riga 19:
I corpi delle vittime, di cui alcuni ancora vivi, vennero sepolti in 5 fosse comuni preparate precedentemente con un lavoro ininterrotto di 2 giorni e 2 notti.
 
Alcuni "più fortunati", furono arrestati dalla [[NKVD]] di Hlyboka (Rajon) e dopo essere stati torturati, sono statifurono portati al cimitero ebraico in quella città e gettati vivi in una fossa comune, su cui è stata versata calce viva.
 
Il numero esatto delle vittime non è certo e probabilmente non si verrà mai a sapere.
Secondo i dati archiviati dalle autorità sovietiche, solo 20 persone sono state uccise nel tentativo di attraversare il confine, tra cui anziani, donne e bambini.
Secondo lealtre liste fatte successivamente, il numero delle vittime di sei villaggi in Bucovina era solo 44 persone .
Altre stime di testimoni locali danno invece un numero compreso tra 200 e oltre 2000 vittime uccise da armi da fuoco, altre ferite e poi uccise a colpi di spada o di vanga oppure sepolti vivi.
 
== Conseguenze ==