Guglielmo Curti: differenze tra le versioni

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Guglielmo Curti venne anche incaricato di riformare la disciplina ecclesiastica e seppe provvedere accortamente ad ogni incarico, con generale soddisfazione; stabilì rendite annue per mantenere sedici giovani studenti di [[teologia]] nel convento dei bernardini di Parigi, che fece ampliare erigendovi una magnifica chiesa ed una fornita biblioteca.
 
Papa Clemente VI lo incaricò di svolgere le indagini sul teologo e filosofo francese [[Nicola di Autrecourt]], accusato di [[eresia]]. Il processo iniziò ad [[Avignone]] nel [[1340]], e la commissione pontificia giudicante, presieduta dallo stesso Guglielmo Curti pervenne nel [[1346]] alla condanna per eresia, con il conseguente obbligo di ritrattazione per l'accusato, al quale venne anche comminata l'indegnità ad esercitare il magistero teologico.
Da ultimo Guglielmo Curti dopo essere intervenuto alla elezione di [[papa Innocenzo VI]], ed avendo rivestito per ben 24 anni la porpora cardinalizia, morì in terra natìa nel suo palazzo di Avignone, nel [[1361]].