Alamanno Morelli: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Brescia
|GiornoMeseNascita = 28 giugno
|AnnoNascita = 1812
|LuogoMorte = Scandicci
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== Biografia ==
Nato a Brescia nel 1812 da Antonio e Adelaide Morelli, due attori veneziani tra i primi a recitare in dialetto le commedie del [[Carlo Goldoni|Goldoni]] in giro per l'Italia, Alamanno intraprese anch'egli la via del palcoscenico a diciotto anni, nonostante il padre in punto di morte avesse, pochi anni prima, provato a fargli prendere un'altra strada. Dopo un lungo periodo di tirocinio nella compagnia di [[Giacomo Modena]], insieme al di lui figlio [[Gustavo Modena|Gustavo]], il Morelli divenne ben presto un attore teatrale di prosa molto conosciuto e apprezzato, grazie alla bella voce e alla naturalezza della sua recitazione.
 
Fu il primo a portare il dramma ''Kean'' di [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas padre]] nei teatri italiani, debuttando al [[Teatro Re]] di [[Milano]] nel [[1845]]. Cinque anni più tardi, a [[Trieste]], con la compagnia teatrale di [[Francesco Augusto Bon]], interpretò [[Amleto]] nell'omonima opera ispirata al capolavoro di [[Shakespeare]] e da lui riadattata insieme a [[Gaetano Vestri]], sulla base della traduzione del conte [[Carlo Rusconi]], risalente al [[1831]]. Del grande autore inglese interpretò anche ''[[Macbeth]]'', al [[Teatro Carignano]] di [[Torino]] nella stagione [[1849]]-50, e ''[[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]]'', al [[Teatro Niccolini (Firenze)|Teatro Niccolini]] di [[Firenze]] nel [[1870]].
Fu tra i primi attori di prestigio ad esibirsi sul palcoscenico del [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Nuovo di Pisa]] nel [[1868]], un anno dopo la sua costruzione, portandovi al successo la ''Diane de Lys'' di [[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas figlio]] e ''Fragilità'' di [[Achille Torelli]]. Arrivò a dirigere una sua propria compagnia teatrale, la ''Drammatica Compagnia Lombarda'', e si dedicò all'insegnamento della sua arte presso l'[[Teatro dei Filodrammatici (Milano)|Accademia dei Filodrammatici di Milano]], scrivendo nel [[1877]] un ''Manuale dell'artista drammatico''. Anticipò i tempi curando più l'affiatamento degli attori, la composizione dello spettacolo e la qualità della scenografia, che non i trionfi personali, non esitando a riservarsi parti secondarie quando quelle principali non si attenevano alle sue caratteristiche vocali e mimiche.
 
Fu tra i primi attori di prestigio ad esibirsi sul palcoscenico del [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Nuovo di Pisa]] nel [[1868]], un anno dopo la sua costruzione, portandovi al successo la ''Diane de Lys'' di [[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas figlio]] e ''Fragilità'' di [[Achille Torelli]]. Arrivò a dirigere una sua propria compagnia teatrale, la ''Drammatica Compagnia Lombarda'', che contava tra le sue file artisti come [[Fanny Sadowsky]], [[Adelia Arrivabene]], [[Angela Botteghini]], Augusto Bon, [[Luigi Bellotti Bon]], [[Achille Majeroni (padre)|Achille Majeroni]] e [[Luigi Bonazzi]].
 
FuSi tradedicò iper primialcuni attori di prestigio ad esibirsi sul palcoscenico del [[Teatro Verdi (Pisa)|Teatro Nuovo di Pisa]] nel [[1868]], un anno dopo la sua costruzione, portandovi al successo la ''Diane de Lys'' di [[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas figlio]] e ''Fragilità'' di [[Achille Torelli]]. Arrivò a dirigere una sua propria compagnia teatrale, la ''Drammatica Compagnia Lombarda'', e si dedicòanni all'insegnamento della sua arte presso l'[[Teatro dei Filodrammatici (Milano)|Accademia dei Filodrammatici di Milano]], scrivendo nel [[1877]] un ''Manuale dell'artista drammatico''. Anticipò i tempi curando più l'affiatamento degli attori, la composizione dello spettacolo e la qualità della scenografia, che non i trionfi personali, non esitando a riservarsi parti secondarie quando quelle principali non si attenevano alle sue caratteristiche vocali e mimiche.
 
Morì nel 1893 a Scandicci, dove anni dopo venne posta una lapide a sua memoria, tuttora esistente. La sua tradizione artistica verrà colta dai discendenti, in particolare dalla nipote [[Rina Morelli|Rina]].
 
== Bibliografia ==
* [[Giulio Piccini]], ''Sul palcoscenico e in platea. Ricordi critici e umoristici'', Firenze, Paggi, 1893.
* Giorgio Batini, ''Album di Pisa'', Firenze, La Nazione, 1972.