Mirandola: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[ImmagineFile:Mirandola-Via Giuseppe Verdi.JPG|thumb|left|250px|Via Giuseppe Verdi]]
Distante 34 km da [[Modena]] (lungo la [[Strada Statale 12 dell'Abetone e del Brennero|statale 12]], in direzione di [[Verona]]) questa cittadina della bassa modenese mantiene ancora nella pianta ottagonale tracce della sua struttura di città-fortezza rinascimentale.
Intorno a Piazza Costituente, nucleo centrale e di riferimento dell'intero centro cittadino, si innalzano i fabbricati, in parte originali ed in parte ricostruiti, facenti parte dell'antico grande complesso del Castello dei Pico.
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Degna di nota è la versione della [[Divina Commedia]] di Dante parafrasata in [[dialetto mirandolese]] da Gianni Bellini (imprenditore "storico" del biomedicale).
 
=== Don Zeno ===
A partire dagli anni trenta e fino al dopoguerra nella frazione San Giacomo Roncole del comune di Mirandola si svolse l'attività di Don [[Zeno Saltini]], dove fondò l'Opera dei Piccoli Apostoli a favore dei ragazzi abbandonati, che poi si evolse nella comunità di [[Nomadelfia]] (dapprima a [[Fossoli]] e poi a [[Grosseto]]). Gli avvenimenti sono stati poi raccontati da una ''fiction'' televisiva ''[[L'uomo di Nomadelfia, Don Zeno Saltini]]''.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Palazzo Comunale ===
L'edificio quattrocentesco (del ([[1468]]), al quale venne aggiunta la parte retrostante nel [[1748]], è stato pesantemente ristrutturato nel tardo Ottocento. L'elegante porticato della facciata poggia su colonne in marmo rosa. Alcune di esse riportano incise le unità di misura anticamente in uso nel Ducato di Mirandola. All'interno da segnalare la "Sala Granda" che si estende per tutta l'area del loggiato e che presenta un interessante soffitto in legno a cassettoni. All'interno del Palazzo sono collocati alcuni dipinti fra cui i ritratti dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali un’''Adorazione dei Magi'' già attribuita a [[Palma il Giovane]].
 
=== Oratorio della Madonna della Porta ===
[[ImmagineFile:Oratorio della Madonna della Porta Mirandola.jpg|thumb|200px|left|Oratorio della Madonna della Porta]]
L'edificio fu eretto nel [[1602]]-[[1604]] per onorare l'immagine miracolosa della Vergine dipinta sul muro presso la porta della Città, la facciata neoclassica risale al [[1868]]. Fu voluto dal principe [[Federico II Pico]] ed intitolato alla Vergine per celebrare la cessazione della "burraschetta", una breve e violenta malattia epidemica che aveva colpito la città.
Nel 1868 venne collocata, sul timpano della facciata, la statua marmorea della Beata Vergine detta "della piazza" posta in precedenza sul porticato del Palazzo Comunale.
 
=== Duomo ===
La Chiesa parrocchiale Santa Maria Maggiore ha un impianto originario tardo gotico. Fautori della Costruzione furono Giovanni e Francesco I Pico. Iniziata verso il [[1440]] venne continuata da Giovan Francesco I Pico e nel [[1470]] dai fratelli Galetto e Anton Maria. Varie modifiche e restauri, ultimati nel [[1885]], comportarono la ricostruzione dell'attuale facciata in forme quattrocentesche e pseudo-rinascimentali. L'interno, a tre navate con volte a crociera costolonate, conserva pregevoli dipinti, affreschi e monumenti funebri.
Il campanile è alto 48 metri. La parte inferiore è tardo-quattrocentesca. Nel XVII secolo fu rialzato e nel [[1888]]-[[1889]] fu rifatta la guglia terminale.
 
=== Chiesa di San Francesco ===
Il complesso della Chiesa, comprensivo del vicino convento, è uno dei più antichi della Città, già presente nel primissimo assetto urbano del XIII secolo.
Si tratta di una delle prime chiese francescane d'Italia costruita subito dopo la canonizzazione del [[San Francesco d'Assisi|Santo]] e fu sistemata nelle forme attuali nel XV secolo. L'importanza dell'edificio è inoltre dovuta al suo ruolo di Pantheon della famiglia Pico: al suo interno si trovano le arche pensili di Galeotto (1499), di Prendiparte (1394) opera di [[Paolo delle Masegne]], di Spinetta (1399)), di Giovan Francesco I e Giulia Boiardo, i genitori di [[Pico della Mirandola|Giovanni Pico]] (1467).
 
=== Chiesa del Gesù ===
La seicentesca Chiesa del Gesù (1621 - 1689), voluta da Alessandro I Pico in occasione dell'investitura a Duca della Mirandola, e rimasta incompiuta nella facciata, conserva al suo interno notevoli opere della locale scuola d'intaglio: sono di Paolo Bonelli le ancone dei due altari lignei ai lati del transetto e le cornici; il pulpito è del Gibertoni. Pregevoli anche il ciborio dell'altare maggiore in marmi policromi, la pala della "Circoncisione" di Innocenzo Monti e gli stucchi del cornicione di Pompeo Solari.
 
== Personalità legate a Mirandola ==
* [[Giovanni Pico della Mirandola|Pico della Mirandola]], umanista e filosofo, conte della Mirandola e della Concordia
* [[Francesco Venturelli]], presbitero, medaglia d'oro al valor civile
* [[Nicola Rizzoli]], arbitro di Serie A
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Mirandola}}
La popolazione di Mirandola è di circa 23.000 abitanti.
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== Natura ==
[[ImmagineFile:Pista ciclabile "Chico Mendes" - Mirandola (MO).jpg|250px|right|thumb|Pista ciclabile intitolata a ''[[Chico Mendes]]'']]
Il territorio di Mirandola presenta ampie porzioni un tempo occupate da paludi ed acquitrini. A seguito di successive bonifiche, avviate in epoca romana e concluse a ridosso delle guerre mondiali, questi terreni sono stati prosciugati e destinati ad un utilizzo agricolo. Recentemente le politiche agricole e ambientali hanno fornito strumenti per rinaturalizzare terreni vallivi e creare nuove zone umide. Sono stati inoltre recuperati edifici storici, quali i caratteristici "Barchessoni".
Le Valli mirandolesi rappresentano oggi una realtà di notevole interesse naturalistico, caratterizzate da habitat peculiari a paludi, canneti e prati umidi, che offrono rifugio a numerose specie di interesse comunitario (Direttiva 43/1992).
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Grazie ad associazioni come "La Raganella" questi paesaggi sono "raccontati" e fatti visitare ai ragazzi delle scuole della zona.
 
== Economia ==
L'economia mirandolese è caratterizzata principalmente da due settori: il [[biomedicale]] e l'[[agricoltura]].
 
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}}
 
== Gemellaggi ==
Mirandola è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Germania|Ostfildern}}
* {{Gemellaggio|Francia|Villejuif}}
 
== Bibliografia ==
* Giuseppe Grana "Chiese della Mirandola" (1981)
* Antonio Saltini [http://it.wikisource.org/wiki/L%27assedio_della_Mirandola ''L'assedio della Mirandola''], Edizioni Diabasis (2003)
 
== Voci correlate ==
* [[Assedio della Mirandola (1510)]]
* [[Assedio della Mirandola (1551)]]
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[[es:Mirandola]]
[[fr:Mirandola]]
[[hu:MirandolaMiranda (keresztnév)]]
[[id:Mirandola]]
[[ja:ミランドラ]]