Ginevra Sforza: differenze tra le versioni

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Dopo aver affrontato quella dei [[Malvezzi]] nel 1488, nel 1501 i Bentivoglio scoprirono un'altra congiura organizzata dalla famiglia rivale dei [[Marescotti]]. Su consiglio di Ginevra, molti membri della famiglia furono ucciso per vendetta<ref>http://icozzano.scuole.bo.it/ic/media/attivita/05-06/rinascimento-bo/bentivoglio/bentivoglio.htm</ref>.
 
Nel 1505 i congiurati scampati alle stragi chiesero aiuto al papa [[Giulio II]] il quale ordinò a Giovanni II di lasciare la città insieme alla famiglia. Ginevra, esiliata a [[Parma]], dove aveva trovato rifugio presso il marchese [[Pallavicino]], venne scomunicata in quanto non si era allontanata sufficientemente da [[Bologna]],.<ref>http://www.castelliinaria.org/evento%20musical%20ginevra%20e%20gentile.htm</ref>. Giulio II si rifiutò sempre di riceverla, nonostante le numerose suppliche, nel suo stesso castello di Ponte Poledrano (oggi Castello di [[Bentivoglio]]) del quale il Papa aveva preso possesso.
A Bologna le proprietà dei Bentivoglio furono saccheggiate e il [[Palazzo Bentivoglio]] raso al suolo.
 
Morì 16 maggio 1507 e il suo corpo venne sepolto in una fossa comune nei pressi di [[Busseto]]<ref>http://www.castelliinaria.org/evento%20musical%20ginevra%20e%20gentile.htm</ref>. L'anno dopo morì anche Giovanni.