Barra di comando: differenze tra le versioni

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La prima cloche fu costruita da [[Robert Esnault-Pelterie]] nel [[1907]]<ref>cronologia del xx secolo, grandi manuali newton</ref>.
 
Fino agli [[anni 1920|anni '20venti]] la barra di comando rimase sostanzialmente molto semplice, avendo l'unica funzione di controllo delle superfici aerodinamiche.
Dagli anni '20 in poi, tuttavia, si iniziarono ad integrare su di essa nuovi comandi. Uno dei primi di questi ad essere aggiunto fu il grilletto delle mitragliatrici.
 
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Dopo la [[guerra di Corea]], con la crescente sofisticazione degli aerei da combattimento, la barra di comando cominciò ad ospitare un crescente numero di pulsanti e interruttori, permettendo al pilota di accedere a molte funzioni importanti senza togliere le mani dai comandi.
Le prime barre multifunzione, progettate sul finire degli [[anni 1950|anni '50cinquanta]], come quelle del [[McDonnell Douglas F-4 Phantom II|F-4 Phantom II]] o del [[Mig-21]] erano piuttosto dispersive nella collocazione dei comandi.
A seguito, con l'affermarsi di discipiline come l'[[ergonomia]] e della "filosofia" [[HOTAS]] (''hand on throttle and stick'', mani sulla manetta e sulla barra) la loro collocazione venne radicalmente razionalizzata, consentendo al pilota di accedere veramente a quasi tutte le funzioni principali senza staccare le mani.
 
A partire dagli [[anni 1970|anni '70settanta]], su alcuni modelli come l'[[General Dynamics F-16 Fighting Falcon|F-16 Fighting Falcon]], la barra, originariamente collocata tra le gambe del pilota e collegata a servocomandi meccanici, venne sostituita da un [[joystick]], a volte collocato lateralmente, collegato a dei [[potenziometro|potenziometri]], che traducevano i movimenti in impulsi elettrici trasmessi ad un elaboratore del sistema [[fly-by-wire]] e non più direttamente ai comandi.
 
== Note ==