Passo della Croce Arcana: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il Passo dell’Alpe alla Croce, come veniva chiamato nei secoli passati il valico della Croce Arcana, era assai frequentato, fino dal basso medioevo, per transitare dalla Toscana alla pianura Padana e viceversa, anche se in misura minore della parallela Via Francigena, che valicava l’Appennino Settentrionale più ad Ovest. I più antichi documenti risalgono all’epoca longobarda, quando Pistoia era città regia ed i bizantini si erano arretratiprogressivamente ritirati verso Estoriente anche sulla Montagna pistoiese, allora denominata Montagna alta. Il Passo dell’Alpe alla Croce, oggi della Croce Arcana, si trovò nel VIII secolo, proprio presso il confinelimes tra la Longobardia ed i territori dipendenti dall’Esarcato di Bisanzio.
Con la rinascita verificatasi dopo il 1000 d.C. e con l’affermarsi dei liberi comuni, ai consueti spostamenti dei pellegrini e degli eserciti, si aggiunsero quelli dei mercanti e delle loro mercanzie: lunghissime file di muli si inerpicavano su per i passi per trasportare pannilani, seterie, merletti e stoffe pregiate tra Firenze, Prato, Lucca, Pistoia e altre città toscane da un lato, e Milano, Venezia, la Fiandra, Parigi, Marsiglia, Barcellona, ecc., dall’altro.
QuestoQuesti fattointensi spiegatraffici spiegano la presenza di ospizi gestiti da ordini religiosi per dare asilo e per proteggere i viandanti che valicavano il Passo della Croce Arcana.
Sul versante emiliano, nel 749 d.C., Sant’Anselmo, prima di trasferirsi a Nonantola per fondare la celebre abbazia, aveva ottenuto dal Re dei Longobardi, Astolfo, delle terre in Val di Lamola, vicino a Fanano, e vi aveva fatto costruire un ospizio per pellegrini. DopoPer diquesta alloraragione loanche stessoil borgo che progressivamente si formo intorno all'ospizio assunse la denominazione di [[Ospitale]].
Alcuni secoli dopo, anche sul versante toscano i [[Cavalieri Templari]] costruirono sulla strada che conduceva allo stesso Passo una magione con finalità di asilo e difesa presso la Croce Brandegliana, nel luogo dove attualmente si trova la chiesa del paese di Prunetta.
L’ospizio della Val di Lamola restorestò in vita fino al 1600, prestando assistenza ai mercanti ed ai pellegrini, chesempre più numerosi transitavano sulla strada Romeo-nonantolana che dalla pianura Padana portava a Fanano, ad Ospitale e dopo avere valicato l’Appennino, entravano nella montagna pistoiese e proseguivano per Roma. L'ospizio di Prunetta dopo la fine dell'ordine dei Templari all'inizi del VIV secolo, in un primo momento fu attribuito agli Ospitalieri ed infiuneinfine fu abbandonato.
Nell’ultimo dopoguerra, la pratica dello sci alpino e di fondo si diffuse sempre più, cosicché alla [[Doganaccia]] ed alla Croce Arcana sorsero alcune strutture ricettive e di servizio, piste di sci nordico ed alpino. Nel 1959 fu inaugurato il rifugio della Doganaccia e la funivia che vi arrivava da Cutigliano per portare i capi ovini e bovini all'alpeggio. Dopo qualche tempo l’impianto funiviario fu destinato al trasporto delle persone. Furono quindi aperte nuove piste di sci, alpino e nordico, servite da impianti di risalita a fune, vari skilift ed anche un’altra funivia che dal rifugio della Doganaccia ora portava proprio al Passo della Croce Arcana, a 1720 metri s.l.m., sul crinale.
 
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