Deposizione di Volterra: differenze tra le versioni
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La '''Deposizione dalla Croce''' è un dipinto su tavola realizzato da [[Rosso Fiorentino]] per la [[Cappella della Croce di Giorno]] a [[Volterra]], oggi alla [[Pinacoteca e Museo Civico (Volterra)|Pinacoteca]] di quella [[Volterra|città]].
== Breve cenno storico ==
La paternità al Rosso si deve, oltre che all'analisi della cifra stilistia, anche ad una iscrizione dipinta in basso sul piede della scala (<small> RUBEUS FLOR. A.S. MDXXI </small>); da questa si ricava facilmente l'anno di esecuzione di questo capolavoro ossia il 1521.
L'opera fu dipinta per la [[Cappella della Croce di Giorno]] a Volterra: in seguito all'acquisto di detta cappella da parte della famiglia dei Conti Guidi grazie alle leggi di soppressione del 1786, il dipinto nel 1788 fu trasferito nella cappella di San Carlo in Duomo.
La ''Deposizione'' del Rosso divenne l'opera più celebre della Pinacoteca civica di Volterra fin dal suo primo allestimento della nel [[Palazzo dei Priori (Volterra)|Palazzo dei Priori]] (1905): [[Gabriele D'Annunzio]] la rese celebre nel suo ''[[Forse che sì forse che no (romanzo)|Forse che sì, forse che no]]'', tanto da diventare agli occhi di turisti italiani e stranieri uno dei motivi per visitare la città.
== Analisi stilistica ==
Simile per la forma della tavola e per le misure, oltre che per il tema, a quella del [[Pontormo]], tuttavia ne differisce profondamente per la concezione.
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== Bibliografia ==
* Franco Lessi (a cura di), ''Volterra e la Val di Cecina'', collana "I Luoghi della Fede", Milano, Mondadori, 1999, p. 65 <small> ISBN 88-04-46773-8 </small>
* Antonio Paolucci, ''La Pinacoteca di Volterra'', Firenze, 1989, pp. 156 - 163
== Voci correlate ==
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