Principes: differenze tra le versioni

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==Utilizzo tattico==
Secondi nello scontro "corpo a corpo" con il nemico, essi lanciavano dapprima l'asta (da 15-20 passi dal nemico) e poi si avventavano, serrando le file, con la spada in pugno. Ecco come descrive il primo scontro [[Tito Livio]]:
{{Quote|Quando l'esercito aveva assunto questo schieramento, gli ''Hastati'' iniziavano primi fra tutti il combattimento. Se gli ''Hastati'' non erano in grado di battere il nemico, retrocedevano a passo lento e i ''Principes'' li accoglievano negli intervalli tra loro. [...] i ''Triarii'' si mettevano sotto i vessilli, con la gamba sinistra distesa e gli scudi appoggiati sulla spalla e le aste conficcate in terra, con la punta rivolta verso l'alto, quasi fossero una palizzata... Qualora anche i ''Principes'' avessero combattuto con scarso successo, si ritiravano dalla prima linea fino ai ''Triarii''. Da qui l'espressione [[lingua latina|latino]] "''Res ad Triarios rediit''" ("essere ridotti ai ''Triarii''"), qujandoquando si è in difficoltà.|[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 9-12.}}
:I ''Triarii'', dopo aver accolto ''Hastati'' e ''Principes'' tra le loro file, serravano le file ed in un'unica ininterrotta schiera si gettavano sul nemico.<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VIII, 8, 13-14.</ref>
 
Vi è, infine, da aggiungere che mentre ''Hastati'' e ''Principes'', per le loro caratteristiche legate all'armamento ed alle modalità di combattimento, erano votati all'attacco, al contrario i ''Triarii'', seppur veterani dotati di grande esperienza anche individuale, erano destinati alla difesa. A loro era affidata l'ultima resistenza per sopravvivere.<ref>[[Giovanni Brizzi]], ''Storia di Roma. 1.Dalle origini ad Azio'', pp.119-120.</ref>
 
==Classe sociale ed età==