Pietro Gioffredo: differenze tra le versioni

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Ordinato sacerdote nel 1653, pubblicò nel 1657 la sua prima opera storica su Nizza: " Nicaea civitas sacris monumentis illustrata".
Quest'opera lo segnalò all'attenzione del duca Carlo Emanuele II di Savoia che lo nominò storico di Corte il 20 marzo 1662. Avendolo in grande stima, il Duca lo nominò successivamente precettore del figlio, il futuro re Vittorio Amedeo II, nel 1673.
Cittadino onorario di Torino, nel 1679 ricevette la croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro di cui scrisse la storia nel 1681. Nel 1689 rientrò a Nizza.
 
La sua opera maggiore è la "Storia delle Alpi Marittime", scritta probabilmente verso il 1690, ma pubblicata a Torino solo nel 1839.Si tratta di un amplissimo studio (4.160 pagine, in 7 volumi) che raccoglie tutte le conoscenze etnologiche sulle popolazioni che abitavano allora la regione. Sono citati più di 200 autori, sia antichi che medioevali, e raccoglie tutte le informazioni reperibili nelle biblioteche ducali, negli archivi municipali, religiosi e familiari disseminati nel Ducato.
Scrisse anche "Corografia delle Alpi Marittime", pubblicata anch'essa a Torino nel 1839.
Si tratta di un amplissimo studio (4.160 pagine, in 7 volumi) che raccoglie tutte le conoscenze etnologiche sulle popolazioni che abitavano allora la regione. Sono citati più di 200 autori, sia antichi che medioevali, e raccoglie tutte le informazioni reperibili nelle biblioteche ducali, negli archivi municipali, religiosi e familiari disseminati nel Ducato.
Scrisse anche "Corografia delle Alpi Marittime", pubblicata anch'essa a Torino nel 1839.
 
Durante la guerra della [[Lega di Augusta]], fu incaricato di trattare col [[maresciallo Catinat]] la resa di Nizza, riuscendo a concludere patti vantaggiosi per la città.