Arte insulare: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Monymusk Reliquary.jpg|thumb|left|150px|Il [[reliquario di Monymusk]] ([[750]] circa).]]
 
La maggior parte delle opere della metallurgia insulare sopravvissute sono stati rinvenute in contesti [[Archeologia|archeologici]] e gli oggetti furono probabilmente nascosti o abbandonati improvvisamente e per questa ragione sono spesso frammentari. Fanno eccezione alcuni [[Reliquario|reliquari]] o custodie per libri sacri, posseduti dalle chiese: tra questi il [[reliquario Monymusk]] ([[VIII secolo]]), un cofanetto in [[legno]], ricoperto in [[argento]] e in una [[lega]] di [[rame]], attualmente nel [[Museum of Scotland]] di [[EdinburgoEdimburgo]].
 
[[Immagine:2008-05-17-SuttonHoo.jpg|thumb|right|150px|Elmo cerimoniale rinvenuto nel sito di [[Sutton Hoo]].]]Gli oggetti maggiormente conservati sono gioielli per l'ornamento personale, prevalentemente maschili, ovvero recipienti da tavola o da altare, non sempre facilmente distinguibili tra loro e probabilmente prodotti da officine laiche o monastiche. Gli esemplari più raffinati sono di produzione [[Irlanda|irlandese]], ma si ritrovano anche nell'[[Inghilterra]] orientale, come nel sito di [[Sutton Hoo]] (presso [[Woodbridge]], nel [[Suffolk]]), dove sono state rinvenute due [[necropoli]] [[anglosassoni]] del [[VI secolo|VI]] e degli inizi del [[VII secolo]]. Numerose [[fibula|fibule]], oltre a quella più nota di [[Fibula di Tara|Tara]], sono esposte nei musei britannici, ciascuna con proprie particolari caratteristiche nei dettagli decorativi, in gran parte derivati dalle [[Miniatura|miniature]], e nelle diverse tecniche di realizzazione, ma tutte di altissima qualità.