Battistero del duomo di Novara: differenze tra le versioni

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All'interno, l'aula ottagonale è circondata da edicole radiali semicircolari culminanti in un catino, alternate da edicole rettangolari con [[volta a botte]], secondo il modello delle aule imperiali romane. Ai lati di ciascuna cappella sono poste otto colonne in marmo, scanalate e sormontate da [[capitello|capitelli corinzi]]. Si tratta di manufatti [[romani]] provenienti dalle rovine di qualche edificio del [[II secolo]], impiegati come elementi ornamentali, mentre la funzione portante è svolta dalle strutture in muratura.<br>
Tracciando idealmente i prolungamenti delle quattro edicole rettangolari si ottiene, al centro dell'aula, un quadrato in cui è posto il [[fonte battesimale]]. I restauri eseguiti tra il [[1959]] ed il [[1966]] hanno riportato alla luce i resti della vasca in mattoni paleocristiana di forma ottagonale, che doveva essere a quel tempo ricoperta di marmi: in essa il rito [[battesimo|battesimale]] veniva celebrato "per immersione".<br>
Al posto della vasca originale, già in epoca medievale fu impiegato come contenitore di acqua destinata alla celebrazione del battesimo un manufatto romano in pietra di forma cilindrica: si tratta di un'[[urna funeraria]] risalente al [[II secolo]] che porta una iscrizione di dedica ad una certa Umbrena Polla fatta da una [[Liberto|liberta]] chiamata Doxa. Dopo gli scavi che hanno riportato alla luce il fonte originale, l'urna è stata collocata nella nicchia sul lato ovest.
 
La pavimentazione originaria era in ''[[opus sectile]]'', con l'impiego di marmi bianchi e neri: sono rimasti solo alcuni frammenti che non lasciano intuire la antica eleganza decorativa.