India - Matri Bhumi: differenze tra le versioni

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==Cenni di critica==
 
" C'è una differenza immensa tra il cinema-verità e i miei documentari. ''India'' è una scelta. È il tentativo di essere il più onesto possibile, ma con un giudizio molto preciso. O, almeno, se non c'è un giudizio, con un amore molto preciso ''". <ref>Fereydoun Hoveyda, Eric Rohmer, " Nouvel entretien avec Roberto Rossellini ", Cahiers du cinèma n. 145, luglio 1963</ref>
 
 
In un periodo, la seconda metà degli anni '50, in cui il [[documentario]], nella sua versione sociale o naturalistica, comincia ad attrarre sempre più gente nelle sale <ref> Roberto Nepoti, " L'età d'oro del documentario ", in " Storia del cinema italiano ", Marsilio. Edizioni di Bianco & Nero, Venezia, 2004</ref> , Roberto Rossellini, per quanto sempre più affrancato da " preoccupazioni d'ordine drammatico e romanzesco " <ref name = Castoro></ref> evita gli " schemi del documentario esotico o di viaggio " <ref name = Castoro></ref>. Nei quattro episodi, costrizioni materiali, condizionamenti sociali, elementi culturali interagiscono in continuazione con l'anima del popolo: " le sue gioie e i suoi dolori, le sue speranze ed illusioni ".<ref name = Marsilio></ref>.