Forno a microonde: differenze tra le versioni

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=== Alterazione del cibo ===
Esiste una corrente di pensiero che si oppone al forno a microonde affermando che esisterebbero, insiti in questo metodo di cottura, rischi più sottili di quelli qui precedentemente esposti.
Nel 1989, un nutrizionista svizzero, il Dottor Hans-Urich Hertel fece delle scoperte allarmanti sull'utilizzo del forno a microonde. Secondo i suoi studi,tutti i cibi che vengono cucinati o scongelati nel microonde possono causare dei cambiamenti del sangue che indicano lo sviluppo di un processo patologico presente anche nel cancro. I suoi studi sono stati convalidati da testimonianze in tutto il mondo, ma allo stesso tempo altrettanti smentiscono codesta tesi
 
Alcuni affermano che la cottura a microonde provocherebbe una perdita di nutrienti superiore a quella causata da altri metodi di cottura e che le microonde causerebbero reazioni chimiche differenti.
 
Non esistono conferme scientifiche a queste affermazioni e gli scettici le vedono in molti casi come pseudoscienza e allarmismo di livello quasi ridicolo.
 
Esistono siti che citano fantomatici studi da cui risulterebbero alterazioni molecolari in cibi cotti al microonde, senza alcun riferimento però a quanto queste alterazioni differiscono da quelle prodotte da una cottura tradizionale.
 
Semplici considerazioni di chimica e fisica portano a contestare facilmente le affermazioni precedenti.
In una cottura alla griglia, o anche nel forno a legna, elettrico o a gas, nel cibo avvengono, a causa delle temperature elevate, reazioni di carbonizzazione e caramellificazione che producono sostanze complesse.
La cancerogenicità di alcune di queste sostanze prodotte dalla cottura tradizionale (soprattutto se prolungata) è stata oggetto di studi dai risultati controversi.
Nel forno a microonde queste reazioni di carbonizzazione e caramellificazione (e quindi i rischi ad esse connessi) non avvengono o avvengono in misura molto minore.
Ciononostante gli oppositori della cottura a microonde succitati considerano ciò negativo dal punto di vista culinario.
 
Si può fare anche una considerazione fisica. I forni tradizionali a gas, elettrici e a legna trasmettono gran parte del calore al cibo sotto forma di raggi infrarossi. Dal punto di vista fisico i raggi infrarossi sono [[onde elettromagnetiche]] esattamente come le microonde ma con energia per [[fotone]] maggiore e quindi più vicini al valore in grado di spezzare i [[Legame chimico|legami chimici]] delle molecole organiche.
In realtà questa energia è comunque ampiamente al di sotto del limite di [[ionizzazione]], quindi difficilmente è in grado di provocare alterazioni chimiche nei cibi.
Questa valutazione dovrebbe rendere i raggi infrarossi, e quindi la cottura tradizionale, maggiormente temibile rispetto alla cottura a microonde dal punto di vista di chi considera un rischio le alterazioni chimiche provocate dalla cottura dei cibi.
 
=== Emissione di radiazioni ===