Ercole e l'idra: differenze tra le versioni
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Pollaiolo, che di teste dell'Idra ne raffigurò solo due, mentre una già mozzata si vede a terra, dipinse l'eroe campeggiante su un paesaggio che si perde in lontananza, ritratto a volo d'uccello, secondo l'uso fiammingo, in modo da far giganteggiare le figure in primo piano, assolute protagoniste della scena.
Ercole è inarcato con forza verso il mostro, del quale tiene saldamente una delle teste con la mano mentre con l'altra solleva la [[clava]] per colpirla.
==Bibliografia==
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