Vestigia (biologia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{TOCright}}
{{F|biologia|luglio 2009}}
Sono considerate '''vestigia''' (dal latino ''vestigium'', impronta, orma) quegli elementi di un organismo (per esempio l'uomo) che in esso persistono, ma che hanno perso del tutto la funzionalità che invece avevano in un antenato o nell'embrione.
 
Si possono individuare due tipi di vestigia: [[filogenesi|filogenetico]] e [[ontogenesi|ontogenetico]]. Nel primo caso un esempio classico è l'appendice, residuo intestinale erbivoro, nel secondo l'ombelico.
 
Un elemento vestigiale può non aver alcun ruolo nell'organismo, come l'[[epooforon]] nella donna, oppure può avere ancora qualche funzione, come i [[denti del giudizio]]<ref name="focus">http://www.focus.it/Scienza/news/Quando_potevamo_annusare_i_ferormoni_e_orientare_le_orecchie.aspx</ref>, o ancora aver cambiato funzione, come il [[sacco vitellino]] nell'embrione umano.
 
== Nell'uomo ==
[[Immagine:Membrana nittitante.jpg|right|thumb|300px| [[Plica semilunare]], residuo della [[membrana nittitante]] che in altri [[mammiferi]], negli [[uccelli]], nei [[rettili]] e negli [[anfibi]] è molto più sviluppata e può essere distesa sull'occhio, a [[palpebra]] aperta, svolgendo una funzione di protezione e lubrificazione.]]
* I muscoli orripilatori (erettori del pelo). Negli animali con pelo folto permettono di aumentare la capacità coibentante della pelliccia e, in certi casi, di apparire più massicci ai nemici.<ref name="focus">http://www.focus.it/Scienza/news/Quando_potevamo_annusare_i_ferormoni_e_orientare_le_orecchie.aspx</ref>
* i [[peli folletto]], ossia peli atrofizzati (che ricoprono quasi tutta la superficie del nostro corpo) che una volta formavano una folta pelliccia. Essi sono difficili da notare perchè estremamente fini e non pigmentati.
* la plica semilunare della congiuntiva dell'angolo interno dell'occhio, residuo della [[membrana nittitante]]
* il [[coccige]] residuo della coda.<ref name="focus">http://www.focus.it/Scienza/news/Quando_potevamo_annusare_i_ferormoni_e_orientare_le_orecchie.aspx</ref>
* l'[[organo vomeronasale]] attualmente scollegato dall'encefalo, in passato serviva ad avvertire i feromoni sprigionati da altri individui.<ref name="focus">http://www.focus.it/Scienza/news/Quando_potevamo_annusare_i_ferormoni_e_orientare_le_orecchie.aspx</ref>
* [[tubercoli di Darwin]] (in una piccola percentuale della popolazione: residuo dell'articolazione grazie alla quale gli animali possono muovere e orientare i padiglioni auricolari).<ref name="focus">http://www.focus.it/Scienza/news/Quando_potevamo_annusare_i_ferormoni_e_orientare_le_orecchie.aspx</ref>
* l'[[appendice vermiforme|appendice ciecale]] residuo di una parte ancestrale di intestino.
* il gene che codifica per l'enzima [[L-gulonolattone ossidasi]]: è presente nel genoma umano e degli animali superiori ma nell'uomo e nella cavia non codifica per nessun enzima. È definito [[pseudogene]].
 
Line 27 ⟶ 26:
Oggi gli organi vestigiali sono interpretati come ''"relitti evolutivi"'' che erano funzionali negli antenati.
Poiché la loro esistenza sarebbe difficilmente spiegabile nell'ipotesi di fissità delle specie, essa costituisce una prova dell'[[Evoluzione]].
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate==