Gens Fabia: differenze tra le versioni

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La ''gens Fabia'' comprendeva diversi rami, quali i [[Fabii Massimi]] (i più famosi, presero il [[cognomen]] dall’[[Ara Maxima di Ercole]], presso la quale avevano dimora, presso l'attuale chiesa di [[S. Maria in Cosmedin]]), i [[Fabii Ambusti]], i [[Fabii Pittori]], i [[Fabii Vibulani]].
 
I membri di questa illustre gens ricoprirono durante la repubblica tutte le [[Magistratura (storia romana)| magistrature]], ein per ben 66 volteparticolare il [[Console (storia romana)|consolatoConsolato]] duranteper laben repubblica66 volte, e rappresentarono nel [[Senato romano|senato]] una forza molto conservatrice, tendente ad escludere i [[plebei]] dalle magistrature. Notevole fu la loro forza ed influenza anche sul piano militare; ne è prova il fatto che i ''Fabii'' assunsero la difesa del territorio di Roma contro la minaccia etrusca di [[Veio]], ed in quella circostanza subirono una tremenda disfatta nella battaglia del fiume [[Cremera]] (477 A.C.) nella quale furono quasi sterminati, restandone uccisi più di trecento. Durante l'età repubblicana comunque la ''gens Fabia'' rifiorì, dando origine a personaggi di primissimo piano nella storia di Roma, tra i quali ricordiamo:
 
* [[Quinto Fabio Vibulano]], (sec. V A.C.) uno dei pochissimi sopravvissuti della disfatta del Cremera, console nel 467 e nel 465 A.C., sconfisse gli [[Equi]] e riportò importanti vittorie militari contro altri nemici di Roma. Sarebbe stato nel 450 A.C. uno dei [[Decemviri#Decemviri Legibus Scribundis Consulari Imperio|decemviri legibus scribundis]], partecipando alla stesura del primo codice di leggi scritte di Roma, le [[Leggi delle XII tavole]].