Scrittura bustrofedica: differenze tra le versioni

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{{F|archeologia|novembre 2009}}
[[File:Forum inscription.jpg|frame|right|L'iscrizione del [[Lapis niger]] del [[Foro Romano]] (la più antica iscrizione latina rimasta) è scritta in uno stile bustrofedico irregolare: le righe 1, 3, 5, 7, 9, 11, 12, 14 e 16 vanno lette da destra a sinistra; 2, 4, 6, 8, 10, 13, e 15 da sinistra a destra; la 8, 9 e 16 sono addirittura invertite in verticale.]]
Una '''scrittura bustrofedica''' è una [[scrittura]] che non ha una direzione "fissa" ma procede in un senso fino al margine scrittorio e prosegue poi a ritroso nel senso opposto, secondo un procedimento "a nastro", senza "andate a capo" ma con un andamento che ricorda quello de solchi tracciati dall'aratro in un campo. L'[[etimo]]logia della parola ricorda infatti l'andamento di un [[Bos taurus|bue]] durante l'[[aratura]] (dal [[lingua greca|greco]] βουςβοῦς, "bue", e στρεφεινστρέφειν, "girare, invertire").
[[File:Boustrophedon.png|thumb|left|400px|Un esempio di testo bustrofedico]]
Una caratteristica della scrittura bustrofedica è quella di "ruotare" anche la forma delle lettere, che hanno quindi forme speculari a seconda che il senso proceda da destra verso sinistra o viceversa (oppure —anche se il caso è più raro— dall'alto in basso o viceversa). È questo il motivo per cui questo genere di scrittura è piuttosto frequente soprattutto nei documenti antichi: col tempo ogni scrittura ha avuto la tendenza a "fissare" un unico senso della scrittura ed un'unica forma delle lettere.