Filippo De Ferrari: differenze tra le versioni
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I genitori cercarono sempre di mascherare il grave dissenso del giovane figlio ribelle, ma nulla poterono per impedire che Filippo rinunciasse alla cittadinanza italiana in favore di quella francese e che si facesse adottare da un ufficiale [[Austria|austriaco]], tal Emanuel de La Renotière, Conte di Kriegsfeld, così da poter aggiungere al proprio cognome “Ferrari” (che francesizzò in “Ferrary”) un ulteriore “de La Renotière”.
Preso atto di questo definitivo distacco del figlio, i Duchi di Galliera assegnarono un enorme appannaggio al figlio, ma decisero di dedicare la gran parte del loro immenso patrimonio a opere di filantropia, soprattutto verso la città e i cittadini di Genova. Dopo la morte del marito Raffaele, avvenuta nel 1871, la [[Duchessa di Galliera]],
Filippo, dopo la morte del padre adottivo, continuando a rivelare la sua inquietudine interiore, assunse la cittadinanza austriaca e subì quindi tutti i contraccolpi della [[Prima guerra mondiale]]. Viaggiò molto, soprattutto alla ricerca di rarità filateliche e, alla fine, poco prima di morire, chiese e ottenne la cittadinanza [[svizzera]]. Si spense a [[Losanna]] nel [[1917]], ancora celibe e dopo aver rinunciato a trasmettere il proprio cognome a un discendente. Lasciò tutti i suoi averi, costituiti soprattutto dalla gigantesca collezione di francobolli, al Museo Postale di [[Berlino]]
==La passione per la filatelia==
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