Assedio di Gerusalemme (1187): differenze tra le versioni

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|nome del conflitto=Assedio di Gerusalemme
|parte_di=[[Crociata|Crociate]]
|immagine=[[immagineFile:BNF, Mss fr 68, folio 404.jpg|300px]]
|didascalia=Assedio di Gerusalemme ([[1187]]).<br />[[Miniatura]] del [[XV secolo]].
|data=[[Autunno]] [[1187]]
|luogo=[[Gerusalemme]]
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|mutamenti_territoriali=I cristiani perdono Gerusalemme.
|esito= Vittoria degli [[Ayyubidi]] e presa di Gerusalemme
|schieramento1=[[ImmagineFile:Flag of Kingdom of Jerusalem.svg|border|22px]] [[Regno di Gerusalemme]]
|schieramento2=[[ImmagineFile:Ayyubid Flag.png|border|22px]] [[Ayyubidi]]
|comandante2=[[Saladino]]
|comandante1=[[immagineFile:Armoiries Ibelin.svg|22px]][[Baliano di Ibelin]]
|effettivi1=6.000
|effettivi2=60.000
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L<nowiki>'</nowiki>'''Assedio di Gerusalemme''' ebbe luogo dal [[20 settembre]] al [[2 ottobre]] [[1187]]. Ebbe come esito la riconquista di [[Gerusalemme]] da parte di [[Saladino]] e il quasi totale collasso del [[crociata|crociato]] [[Regno di Gerusalemme]]. Fu anche il catalizzatore della [[Terza crociata]].
 
== Situazione antecedente ==
 
Il Regno di Gerusalemme, indebolito da dispute interne, era stato sconfitto il [[4 luglio]] [[1187]] durante la [[Battaglia di Hattin]]. La maggior parte della nobiltà che componeva il Regno venne fatta prigioniera, incluso [[Guido di Lusignano|Re Guido di Lusignano]], e, durante tutta l'estate, Saladino invase il Regno. Alla metà di settembre conquistò [[San Giovanni d'Acri|Acri]], [[Nablus]], [[Jaffa]], [[Toron]], [[Sidone]], [[Beirut]] e [[Ascalona]].
I sopravvissuti e gli altri rifugiati fuggirono a [[Tiro (città)|Tiro]], la sola città in grado di resistere al Saladino a causa del fortuito arrivo di [[Corrado del Monferrato]].
 
== La situazione di Gerusalemme ==
 
A Tiro, il feudatario crociato [[Baliano di Ibelin]], signore di [[Ramla]] e Nablus - il nobile di grado più alto tra quelli fuggiti da Hattin - chiese al Saladino un corridoio di sicurezza per poter raggiungere Gerusalemme e recuperare la moglie [[Maria Comnena (Regina di Gerusalemme)|Maria Comnena]] oltre al resto della famiglia.
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Baliano trovò una situazione terribile a Gerusalemme. La città era piena di rifugiati in fuga da Saladino ed il loro numero cresceva giornalmente. Erano presenti meno di quaranta cavalieri nell'intera città, per cui decise di crearne altri sessanta pescandoli da quelli con il grado di ''squire'' (apprendisti cavalieri) e dai normali cittadini. Si preparò per l'inevitabile assedio immagazzinando cibo e denaro. Le armate della [[Siria]] e dell'[[Egitto]] si allearono al Saladino e, dopo un breve ed inutile assedio a Tiro, il sultano arrivò alle porte di Gerusalemme il [[20 settembre]].
 
== L'assedio ==
 
I negoziati vennero tenuti da Saladino e da Baliano, con la mediazione di Yusuf Batit, uno dei chierici della [[Chiesa ortodossa]], conscio del fatto che il Cattolicesimo Romano non li difendeva e che avrebbero avuto maggiori margini di manovra con l'avvento dei mussulmani. Saladino preferiva prendere la città senza spargimenti di sangue, ma gli abitanti si rifiutavano di arrendersi, giurando di distruggerla in una tremenda battaglia piuttosto che regalarla al nemico. L'assedio era iniziato.
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I civili erano disperati. Secondo un passo di ''Old French Continuation of [[Guglielmo di Tiro|William of Tyre]]'' (probabilmente opera di [[Ernoul]], uno scudiero di Baliano), il clero organizzò una processione scalza intorno alle mura, come i chierici della [[prima crociata]] fecero nel [[1099]]. Sul monte [[Calvario]], le donne tagliarono i capelli dei figli, dopo averli immersi in acqua fredda. Queste penitenze erano volte a placare l'ira di Dio, ma "''... il nostro Dio non si degna di ascoltare le preghiere o il rumore proveniente dalla città. Il fetore degli adulteri, le disgustose stranezze ed il peccato contro natura impediscono alle preghiere di salire a Dio''".
 
=== I negoziati tra Baliano e Saladino ===
 
[[ImmagineFile:BalianofIbelin1490.jpg|thumb|left|300px|[[Baliano di Ibelin]] consegna [[Gerusalemme]] al [[Saladino]].]]
 
Alla fine di settembre, Baliano si fece accompagnare da un ambasciatore alla corte del [[sultano]], offrendo la resa che aveva inizialmente rifiutato. Saladino non accettò la proposta vedendo che, durante la loro conversazione, i suoi uomini avevano scalato le mura e piantato la bandiera. I crociati riuscirono a respingere ancora una volta l'attacco: Saladino accettò la resa ed i due si accordarono sul fatto che il comando sarebbe passato, pacificamente, al sultano. Quest'ultimo offrì un riscatto di venti [[bisante (moneta)|bisante]] per ogni uomo, dieci per le donne e cinque per i bambini, e quelli che non avrebbero pagato sarebbero diventati schiavi. Baliano tentò di opporsi sapendo che molti cittadini non avevano quei soldi e che la città straripava di rifugiati arrivati da ogni parte del Regno.
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Baliano incontrò di nuovo Saladino e il sultano accettò di abbassare il riscatto a dieci [[bisante|bisanti]] per gli uomini, cinque per le donne ed uno per i bambini. Baliano si dimostrò ottimista ed allora il sultano fece una nuova proposta: 100.000 bisanti per tutti gli abitanti della città. Baliano credeva che fosse impossibile e Saladino promise di liberare 7.000 persone per non meno di 50.000 bisanti. Alla fine della trattativa l'accordo fu: 7.000 persone per 30.000 bisanti; due donne o dieci bambini sarebbero stati liberati al prezzo di un uomo.
 
=== Resa della città ===
 
[[ImmagineFile:ChristiansBeforeSaladin.jpg|thumb|300px|I cristiani della [[Gerusalemme|Città santa]] sfilano davanti al [[Saladino]], <br />rappresentazione del [[1883]].]]
 
Baliano passò le chiavi della città presso la Torre di Davide il [[2 ottobre]]. Si disse che ogni abitante avrebbe dovuto pagare per il proprio riscatto, se avessero potuto (venivano dati dai 30 ai 50 giorni di tempo). Il Saladino si dimostrò generoso e liberò alcuni degli abitanti che sarebbero dovuti diventare schiavi; suo fratello [[al-Adil I|al-ʿĀdil I]] (Safadino) fece lo stesso ed anche Baliano ed Eraclio, per non apparire meno generosi dei musulmani, ne liberarono altri attingendo ai propri beni. Si offrirono come ostaggi in cambio della libertà degli altri cittadini (o perlomeno di qualche migliaio) ma Saladino non accettò la proposta.
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Il Saladino organizzò una marcia ordinata all'esterno della città, prevenendo il massacro che accadde quando i crociati conquistarono la città nel [[1099]]. Gli abitanti liberati marciarono su tre colonne; i [[cavalieri templari]] e gli Ospitalieri guidavano le prime due, mentre Baliano ed il Patriarca erano al comando della terza. A Baliano venne permesso di riunirsi alla moglie ed ai figli nella [[contea di Tripoli]]. Ad Eraclio venne concesso di portare via dalla città numerosi tesori e [[reliquia|reliquie]], con grande scandalo dello storico musulmano [[Imad al-Din al-Isfahani]] - nonostante avesse partecipato anche lui al riscatto degli abitanti.
 
== Conseguenze ==
 
Alcuni dei rifugiati si diressero a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]], in [[Libano]], dove gli venne negato l'ingresso e gli vennero requisiti i beni personali che avevano portato con se da Gerusalemme. Molti di loro andarono verso [[Antiochia]], o in [[Cilicia]] oppure verso l'[[Impero bizantino]] e nella sua grande capitale, [[Costantinopoli]]. Un altro gruppo si spostò in [[Egitto]] e gli venne permesso di imbarcarsi su navi [[italia]]ne dirette verso l'[[Europa]].
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Nel frattempo, le notizie della disastrosa sconfitta di [[Hittin|Hattin]] erano arrivate in Europa attraverso i racconti di [[Ioscio di Tiro|Ioscio]], [[arcivescovo di Tiro]], ed a quelli di altri pellegrini e viaggiatori, mentre Saladino proseguiva nella sua opera di conquista per tutta l'estate del 1187. Vennero subito stesi i piani per una nuova crociata; il [[29 ottobre]] [[Papa Gregorio VIII]] emise la [[bolla pontificia]] ''[[Audita tremendi]]'', ancora prima di sapere della caduta di [[Gerusalemme]]. In Inghilterra ed in Francia venne imposta una speciale tassa la [[Decima del Saladino]] al fine di recuperare il denaro per finanziare le spese. La susseguente [[Terza crociata]] non partì prima del [[1189]], in tre contingenti separati guidati da [[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo Cuor di Leone]], [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto]] e [[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico Barbarossa]].
 
== L'assedio di Gerusalemme nello spettacolo ==
 
L'assedio di Gerusalemme fu il fulcro del [[film]] del [[2005]] ''[[Le crociate]]'' (Kingdom of Heaven) diretto e prodotto da [[Ridley Scott]]. Probabilmente rappresenta la parte più realistica del film, con informazioni prese da molte fonti primarie, nonostante sia stato aggiunto numeroso materiale immaginario.
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La commedia di [[Catherine Jinks]], ''Pagan's Crusade'' ([[2003]]), descrive gli eventi che portarono all'assedio. Nonostante sia frutto d'immaginazione, descrive con un buon grado di similitudine i danni inferti alla città, le armi usate ed i negoziati intercorsi tra Saladino e Baliano.
 
== Bibliografia ==
 
* James A. Brundage, ''The Crusades: A Documentary Survey''. Marquette University Press, 1962.
 
* Peter W. Edbury, ''The Conquest of Jerusalem and the Third Crusade: Sources in Translation''. Ashgate, 1996.
 
* P. M. Holt, ''The Age of the Crusades: The Near East from the Eleventh Century to 1517''. Londra, Longman, 1986.
 
* [[Amin Maalouf]], ''The Crusades Through Arab Eyes''. London, 1984.
 
* {{cita libro
| cognome=Runciman
| nome=Steven
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}}
 
* Kenneth Setton, ed. ''A History of the Crusades, vol. I''. University of Pennsylvania Press, 1958 ([http://digicoll.library.wisc.edu/cgi-bin/History/History-idx?type=browse&scope=HISTORY.HISTCRUSADES disponibile online]).
 
* {{cita libro|cognome= Smail |nome=Raymond C.|wkautore= |coautori= |curatore= |altri= |titolo= Crusading Warfare 1097-1193|dataoriginale= |annooriginale=1956 |meseoriginale= |url=http://books.google.it/books?id=t1-vAAAACAAJ&dq=Crusading+Warfare+1097-1193&source=gbs_book_other_versions_r&cad=1_0
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