Carlo Torelli: differenze tra le versioni

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Conseguì la licenza ginnasiale nella sua città, frequentando poi il liceo classico dai padri [[gesuiti]] del Collegio San Tommaso di [[Cuneo]]. Si iscrisse alla facoltà di legge dell'università di Torino, per poi passare alla [[Università cattolica|Cattolica]] di Milano
non appena questa ebbe il riconoscimento legale. Si laureò quindi nel dicembre [[1926]] con una tesi su ''Appunti sulla teoria dello stato organico in san Tommaso d'Aquino'', che ebbe come relatore mons. Francesco Olgiati.<ref>Questi, ben conoscendo le marcate idee politiche del giovane Torelli, gli chiese di non ampliare l'esposizione rispetto a quanto concordato.</ref>
 
Conseguì a [[Pavia]] nel [[1930]] una seconda laurea, in scienze politiche, discutendo una tesi sul ruolo delle assicurazioni.
 
Aderente anch'egli dei popolari, sostenne subito l'opportunità di non collaborare con il fascismo, scontrandosi con l'opzione prevalente nel partito e nelle gerarchie ecclesiastiche che ne condizionava l'azione. Nell'ambiente universitario torinese divenne una delle anime della [[Fuci]] e del [[Giac]], sino a che questi ultimi persero ogni carattere politico.