Quadrato del Sator: differenze tra le versioni

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Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Ne sono stati rinvenuti esempi nelle rovine romane di [[Cirencester]] (l'antica Corinium) in [[Inghilterra]], nel castello di [[Rochemaure]] ([[Rhône-Alpes]]), a [[Oppède]] in [[Vaucluse]], a [[Siena]], sulla parete del [[Duomo di Siena|Duomo cittadino]] di fronte al Palazzo Arcivescovile, nella [[Certosa di Trisulti]] a [[Collepardo]] (FR), a [[Santiago di Compostela]] in [[Spagna]], ad [[Altofen]] in [[Ungheria]], a [[Riva San Vitale]] in [[Svizzera]], solo per citarne alcuni.<br>
A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale, come nell'[[abbazia di Valvisciolo]] a [[Sermoneta]] ([[Latina]]), oppure in forma circolare, come nella [[Collegiata di Sant'Orso di Aosta|Collegiata di Sant'Orso]] di [[Aosta]].<br>
Altre chiese medioevali ancora, nelle quali si registra, in Italia, la presenza della frase [[palindromo|palindroma]] (in forma di quadrato magico oppure in forma radiale o circolare) sono: la [[Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima)|Pieve di San Giovanni]] a [[Campiglia Marittima]], la chiesa di San Pietro ad Oratorium a [[Capestrano]], in provincia dell'Aquila<ref>Si tratta di una chiesa il cui altare cristiano fu edificato su una ara [[Paganesimo|pagana]], pare dedicata a Venere; secondo alcuni studiosi a S.Pietro ad Oratorium transitarono cavalieri templari di ritorno dalla [[Terrasanta]].</ref>, la Chiesa di San Michele ad Arcè, frazione di [[Pescantina]] ([[Verona]]), ad Acquaviva Collecroce in provincia di Campobasso, ed altri ancora.<br/>
L'esempio più antico e più celebre è quello rinvenuto nel [[1925]] negli scavi di [[Pompei]], inciso sulle scanalature di una colonna della Grande Palestra: esso ha avuto una grande importanza negli studi storici relativi alla frase palindroma<ref>Cfr. F. P. Maulucci Vivolo op. cit.</ref>; a partire da questo ritrovamento, il quadrato del Sator viene anche detto ''latercolo pompeiano''.